Vale oltre 610 milioni di euro l’interscambio mondiale di giocattoli per l’Italia nei primi sei mesi del 2010, circa 120 milioni in più rispetto al 2009. E il 52,7% dei prodotti importati proviene dalla Grande Cina, un dato in crescita nell’ultimo anno del 21,3% per un importo che supera i 234 milioni di euro. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese e Istat al secondo e terzo trimestre 2009 e 2010.
I giocattoli orientali arrivano soprattutto in Lombardia (44,8% del totale importazioni), Piemonte (20,7%) e Emilia Romagna (10,5%). Aumenta del 6,6% l’export di giocattoli italiani nel mondo (oltre 10 milioni in più rispetto al 2009) che vede come principali destinatari i mercati europei (85%) e l’America (8,9%). Minime le esportazioni verso i Paesi asiatici (4,5%) e il valore delle merci che hanno raggiunto la Cina è stato nel 2010 di 169 mila euro, il 6,6% in meno rispetto allo scorso anno.
fonte: Aduc
I giocattoli orientali arrivano soprattutto in Lombardia (44,8% del totale importazioni), Piemonte (20,7%) e Emilia Romagna (10,5%). Aumenta del 6,6% l’export di giocattoli italiani nel mondo (oltre 10 milioni in più rispetto al 2009) che vede come principali destinatari i mercati europei (85%) e l’America (8,9%). Minime le esportazioni verso i Paesi asiatici (4,5%) e il valore delle merci che hanno raggiunto la Cina è stato nel 2010 di 169 mila euro, il 6,6% in meno rispetto allo scorso anno.
fonte: Aduc
Sibia
e che dire dei vestiti? il 98% dei vestiti per bambini (non biologici ovviamente) sono d'importazione cinese
mamma (quasi) green
@Sibia: hai ragione. Cercato di evitarli è una lotta!