Abbiamo inaugurato la scorsa settimana, con Extramamma, una serie di interviste alle più note mamme blogger in Italia: l’obiettivo è capire se e quanto le mamme blogger, che sono delle importanti influencer della blogosfera, hanno sviluppato delle abitudini green (green.itudini) per la loro famiglia e in particolare nella gestione dei figli. Il tutto con un po’ di leggerezza e senza giudizi!
Oggi intervistiamo Barbara Damiano alias Mammafelice: non si definisce una purista, ma grazie al suo percorso personale, e professionale, si è creata una vita a basso impatto e ad alta creatività.
Cominciamo dal tuo blog: quali sono i temi più frequenti? C’è spazio anche per le tematiche green?
Sul mio blog parlo molto di lavoretti, faidate e creatività. Mi piace parlare di me attraverso le mie fasi creative. Le tematiche green fanno parte di un mio percorso, ancora incompleto, verso uno stile di vita più naturale: affronto questo cambiamento green con lentezza, e con un pizzico di leggerezza. In particolare, la mia conversione green si può sperimentare nei lavoretti dedicati ai bambini: mi piace proporre e inventare giochi e creatività che si svolgono tramite il riciclo e il riuso dei materiali. Non butto niente, lo trasformo!
Vuoi indicarci un tuo post su tematiche green che ritieni particolarmente interessante?
Credo che il post più rappresentativo sia quello con i 10 cambiamenti ecologici che mi sono riproposta per il mio 2010: partendo dal presupposto che, come dicevo, sono ancora all’inizio di questo percorso, ho stabilito 10 tappe per me fondamentali per amare il Pianeta. Per esempio: eliminare gli imballi inutili, utilizzare tovaglie e tovaglioli di stoffa, mangiare frutta e verdura crude, utilizzare apparecchi a risparmio energetico e vivere spesso a contatto con la natura…
Dal tuo punto di vista, c’è interesse da parte delle mamme, o comunque dei tuoi followers, su questo tema?
Moltissimo. Io ho iniziato il mio cambiamento solo grazie agli insegnamenti ricevuti giorno per giorno da chi legge Mammafelice. Da sola, non ne sarei stata capace. Ho imparato moltissimo, da chi mi legge, e provo un’immensa gratitudine, per questa metamorfosi che mi hanno aiutato ad intraprendere.
Quali sono le green.itudini della tua vita quotidiana?
Non sono una purista: puoi tranquillamente scoprire che nella mia cucina ci sono la Coca-Cola light e la macchinetta del caffè con le cialde, o che non posso rinunciare al mio shampoo al profumo di frutta, che mescolo col bicarbonato.
Ma a parte questi piccoli vizi, che so essere perfettamente inutili, noi siamo una famiglia davvero a basso impatto, oserei dire. Abbiamo fatto una scelta difficile, che ci è costata molto, sotto tanti punti di vista: lavorare da casa, in modo autonomo, rinunciando a due stipendi più alti, in cambio di tempo, vita, soddisfazione e tranquillità.
Questo ha decisamente cambiato il nostro modo di vivere: usiamo talmente poco l’auto, che non arriviamo a nemmeno 3000 km l’anno; accendiamo poco il riscaldamento; mangiamo frutta e verdura a chilometri zero (a parte i miei avocado, ehm…) comprata al camioncino che passa sotto casa; facciamo la spesa online ottimizzando i consumi e i costi; usiamo per quanto possibile detersivi alternativi ed ecologici. Non facciamo vacanze, non viaggiamo e non compriamo giocattoli e vestiti costosi.
In genere, cerchiamo di darci un limite rispetto al consumare. Con meno denaro, abbiamo imparato a spendere meno. E’ stata una bella sfida, ma posso dire che ne è valsa la pena!
Quali sono invece le green.itudini che proprio non riesci proprio a seguire (o non credi che siano utili)?
Non ho mai nemmeno avuto la tentazione di passare ai pannolini lavabili, anzi: sto meditando di acquistare addirittura un’asciugatrice. Viviamo in un condominio, in una casa di 80 mq senza giardino e senza terrazzo, e il nostro ‘ufficio’ è in corridoio: due scrivanie profonde 40 centimetri fronte muro. La questione era: o noi, o lo stendino!
A casa fai la raccolta differenziata? Riesci a coinvolgere anche il resto della famiglia?
Sempre. Non riesco nemmeno ad immaginare di non farla. Per noi è un’abitudine così consolidata che non mi sembra esserci alternativa possibile! Dafne ci aiuta gettando i rifiuti nei contenitori giusti, e ha già capito la differenza tra il cestino della carta e quello dell’organico!
Usi prodotti biologici (alimentari, cosmetici, detergenti casa, abbigliamento) per te e/o per il resto della famiglia?
Se posso sì, ma non di marca. Scelgo il biologico del supermercato, ma non faccio i chilometri in auto per andare nel negozio che vende biologico al triplo del prezzo rispetto a prodotti equivalenti. Uso pochissimi detergenti e detersivi, che ho ormai sostituito con aceto, bicarbonato e sapone per i piatti. E compro il giusto numero di vestiti a stagione: nonostante le mie velleità di fashion blogger su Trashic, non sono per niente fashion victim!
Anzi, a casa nostra gli abiti di seconda mano vanno di gran moda: sia io che Dafne abbiamo ricevuto in dono dei grandi scatoloni di abiti usati, e li mettiamo con gran gusto!
Nella scuola di tua figlia vengono realizzati progetti o iniziative di educazione ambientale?
Per ora no, ma siamo al primo anno di scuola dell’infanzia. Sono sicura che il Comune saprà proporre iniziative valide, perché a Bologna la sensibilità ecologica mi sembra molto forte.
Puoi citare una mamma green celebre?
Beh, citerò, banalmente, Amanda Soule di Soulemama. L’ammiro. L’ammiro molto perché la sua decrescita è stata reale e costante, e ha coinvolto tanti aspetti della sua vita. Anche io come lei lavoro da casa, facendo questo strano mestiere di blogger, e mi piace l’idea di poterla prendere come esempio virtuoso di quanto si possa ancora migliorare, con un po’ di costanza e dedizione. Facciamo entrambe un mestiere difficile, incerto, esposto. Ma io non ho paura di lavorare, né di vivere.
Sono cambiata proprio per questo: perché la vita di prima non mi bastava, non mi bastava il tempo, non mi era sufficiente una felicità parziale. Pensavo sarebbe stato terribile, avere meno soldi, e invece mi sono ricreduta: avere meno, non significa non avere abbastanza.
Puoi citare un papà green celebre?
Il marito di Soulemama non vale?
Grazie molte a Mammafelice! Appuntamento alla prossima settimana con MammaImperfetta
mammachegiochi
Bella intervista, simpatica e sincera come sempre mammafelice. L'unica cosa che leggendo mi ha "rattristato" un pò, forse pechè io lo vivo così, è la rinuncia alle vacanze,e ai viaggi.
Io penso ci siano occasioni green anche in questo , alcuni ostelli della gioventù accolgono anche famiglie con figli, e il costo per notte e prima colazione è davvero basso,(io li ho visitati 10 anni fa, in giro per l'Italia, e sono tutti ristrutturati, accoglienti, e puliti … questo è il mio ricordo).
Oppure fattorie dove devi mungere la mucca, se vuoi il latte.
mammafelice
Sicuramente, appena Dafne sarà un po' più grande, ci orienteremo verso agriturismi e fattorie didattiche, ma sempre in zona.
Sono invece contraria a viaggi che prevedono l'uso dell'aereo: se vivi green per un anno e poi ti sposti in aereo, hai vanificato tutti i tuoi sforzi. E' un paradosso: viviamo in un mondo facile da raggiungere… ma se lo raggiungiamo, lo roviniamo. E' triste, lo so. Ma in fondo anche senza vacanze si vive bene lo stesso 😉
BabyGreen
La questione del turismo è molto intricata. Io, BabyGreen a parte, lavoro nel settore del turismo responsabile e sostenibile (www.greenstep.it). Il turismo è portatore di lavoro, servizi e cultura, se gestito in modo sostenibile. Purtroppo lo sviluppo del turismo di massa ha compromesso l'attrattività e la cultura di molti luoghi, ma comunque non va condannato: va solo gestito meglio (sia dagli operatori che dai turisti). L'aereo contribuisce al 5% sul problema del climate change. Bisogna ridurre al minimo i viaggi in aereo (es. Milano – Roma, oramai tutti vanno in treno, anche grazie a tratte più rapide), ma è impossibile limitare il progresso. Ciao!
mammafelice
A me non piacciono le vacanze 'in batteria': quelle dove devi dividere la spiaggia con altre mille persone, o le crociere dove non si fa altro che mangiare, o gli alberghi di 20 piani dove c'è la corsa al buffet.
Devo dire che le vacanze, intese proprio come spostarsi e andare a dormire fuori di casa, non mi mancano. Ho una fortissima nostalgia di Londra, vorrei vivere a NY… ma alla fine la vera vacanza, per me, è visitare l'Italia, i posti vicino a casa, le montagne. Credo di essere cambiata con il tempo. Sono in cerca di verde e di pace, e non di bulimia-turistica, ecco…
BabyGreen
Come ti capisco, anche io con una bimba rimpiango un po' di Londra e NY, ma sento il bisogno di montagna e campagna!