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Oggi vi voglio parlare della Pigotta che la mia BabyBoom ha ricevuto a Natale da una cugina. La nostra Pigotta si chiama Agnese e viene dalla provincia di Pordenone. Un regalo proprio bello, intelligente e utile. Apprezzato dalla bimba, che si è già affezionata alla sua Pigotta Agnese, e da me, che conoscevo poco questo progetto dell’Unicef. Per cui ho deciso di dedicare questo post alla Pigotta, perché probabilmente altre mamme non conoscono questo progetto, che è attivo tutto l’anno, anche online, e non solo per i regali di Natale!
Ecco quindi tutto, o quasi, sulla Pigotta:
- la Pigotta è una bambola di pezza, una bambola speciale che può salvare la vita di un bambino in un paese in via di sviluppo;
- le Pigotte in dialetto lombardo erano le bambole di pezza del dopoguerra; oggi sono le bambole dell’UNICEF, uniche ed irripetibili. Sono realizzate a mano con fantasia e creatività da nonni, genitori e bambini, a casa, a scuola, presso associazioni e centri anziani di tutta Italia;
- con una donazione minima di 20 € tutti possono adottare una Pigotta e sostenere l’UNICEF e i suoi programmi salvavita dell’Africa centrale e occidentale;
- ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che, grazie all’UNICEF, verrà inserito in un programma di lotta alla mortalità infantile denominato “Strategia Accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia”
Adottare una Pigotta:
- puoi adottare una Pigotta nella tua zona oppure online
- 1 Pigotta = 1 kit salvavita
Inoltre:
- qui trovi le istruzioni (con cartamodello) per realizzare una Pigotta
- se vuoi ricevere – gratuitamente – il magazine della Pigotta vai a questo link (si può anche scaricare)
- nel 2010 è nata la Green Pigotta: le maxi bambole dell’UNICEF realizzate con i materiali di riciclo. Sono state create presso i laboratori per bambini e famiglie diEXPLORA, Museo dei bambini di Roma con la supervisione artistica di Mook eMUBA, Museo dei bambini di Milano (guarda il video)
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