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Da anni ormai è vietata la commercializzazione di prodotti finiti testati sugli animali. Fino al 2013 non sono però vietati i test sulle singole componenti. Questo non riguarda soltanto cosmetici e affini. Anche prodotti per la pulizia della casa e della persona, per il bucato, per l’igiene dei bambini possono essere testati su animali.
In breve, possiamo dire che l’etichetta apposta sul prodotto non ha alcun valore (simbolo del coniglietto, scritta “cruelty-free”, ecc.) perché si riferisce solitamente al prodotto finito, mentre il problema sono i test su animali per i singoli ingredienti che compongono il prodotto finito. Se si vuole andare sul sicuro, occorre comprare solo i prodotti delle aziende indicate nella “lista delle aziende cruelty-free”. Inoltre, per conoscere l’elenco completo delle aziende aderenti consulta il sito internazionale gocrueltyfree.
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Lorena
è passato tanto tempo da questo post eppure, nonostante la legge sullo stop ai test sugli animali sia passata, io continuo a fidarmi solo delle aziende nelle liste cruelty-free…e voi?
Raffaella-mamma (quasi) green
Io ho smesso di comprare tantissimi prodotti, consulto la lista cruelty-free e sto molto attenta a questo e ad altri fattori. Speriamo!