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Qui su BabyGreen parliamo spesso di biologico, un fattore sempre più importante per noi mamme, già dallo svezzamento. Ma cosa significa esattamente biologico? Come si riconosce il biologico? Come si può essere sicuri che quello che stiamo acquistando è veramente bio? Ecco quindi una rapida guida per orientarci nel modo bio:
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l’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che cerca di offrire al consumatore prodotti freschi, gustosi e genuini, rispettando il ciclo della natura. Uno dei principali obiettivi dell’agricoltura biologica è la produzione di cibo con un gusto, una consistenza e una qualità autentici e accattivanti;
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nell’azienda agricola questo si raggiunge mediante lo stretto divieto dell’uso di organismi geneticamente modificati (OGM) e severe restrizioni nell’utilizzo di fitofarmaci (erbicidi, fungicidi …), fertilizzanti chimici, antibiotici
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gli agricoltori creano prodotti di alta qualità mediante la rotazione delle colture, lasciando che piante e animali abbiano il tempo necessario per raggiungere la maturità e usando varietà vegetali e razze animali autoctone; la fase di trasformazione contribuisce, a sua volta, a questo scopo mediante il rigoroso divieto dell’uso di OGM e severe restrizioni nell’utilizzo di additivi (e coadiuvanti di lavorazione) e sostanze chimicamente sintetizzate
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di stagione: l‘agricoltura biologica favorisce la distribuzione ai mercati vicini all’area di produzione. Si impegna anche nella produzione di cibo di stagione. Canali di commercializzazione possono essere tanto locali come l’azienda agricola dove il cibo si produce o mercati locali di agricoltori e bancarelle sulla strada
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come si riconosce: il logo biologico europeo (nella foto il nuovo logo, applicato a partire da luglio 2010) e quelli degli altri Stati Membri sono usati per integrare l’etichettatura ed aumentare la visibilità dei cibi e bevande biologiche per i consumatori. Così, i consumatori che comprano i prodotti che portano il logo europeo possono essere certi che almeno il 95% degli ingredienti sono stati prodotti con metodo biologico; il prodotto è conforme alle regole del piano ufficiale di ispezione; il prodotto proviene direttamente dal produttore o è preparato in una confezione sigillata; il prodotto porta il nome del produttore, l’addetto alla lavorazione o il venditore e il nome del codice dell’organismo di ispezione.
Link utili:
- Guida alla spesa biologica (offline)
- Breve guida all’acquisto di frutta e verdura biologica
- Guida ai farmers’ market: compra dal contadino i prodotti del territorio (e risparmia)
fonte: Commissione europea
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irene
Interessante! Quale differenza c’è tra i prodotti biologici del supermercato (con il marchio del supermercato, per intenderci) e prodotti magari presi in “bio negozi”? A volte il prezzo è molto diverso…
Grazie per tutte le informazioni che ci dai!!!
Irene
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Irene, sarebbe un discorso lunghissimo e articolato.
Io cerco di prediligere il biologico dei piccoli produttori e cerco di informarmi su chi sono e su DOVE sono. Per esempio: all’Esselunga in questi giorni ci sono i FICHI BIO del Portogallo, che preferisco evitare. Meglio allora scegliere locale, almeno non inquino. Per questo motivo, da qualche anno mi faccio arrivare frutta e verdura da portaNatura, che seleziona per me il produttori anche in base a criteri etici. Ciao!
irene
Grazie!!!
Irene