Tutto comincia dal corso pre-parto: riceviamo decine di campioncini di prodotti per bambini. Suggestivi e profumati, ma anche nocivi e inquinanti.
Noi mamme pensiamo di star facendo il meglio, ma spesso nei primi mesi, e anche nei primi anni, abbondiamo troppo con bagnetti e creme…mentre i nostri bimbi hanno bisogno di molto meno e soprattutto di prodotti sani e sicuri.
Skineco (associazione internazionale di ecodermatologia) però ci dice che la cute del bambino è immatura dal punto di vista immunologico, reattivo ed endocrinologico. Questa immaturità rende la cute del bambino molto più esposta di quella dell’adulto a tutti gli agenti esterni (aria, sole, acqua), nonché a tutto quanto le applichiamo sopra.
Certo non è facile orientarsi…il segreto è imparare a leggere il linguaggio INCI (ne avevamo già parlato qui) ossia l’elenco degli ingredienti contenuti nel prodotto che, in base all’attuale normativa, deve essere riportato sull’etichetta dei cosmetici. Gli ingredienti vengono elencati nell’INCI in base alla quantità presente nel prodotto, in ordine decrescente a partire da quello maggiormente rappresentato a quello presente in minima parte. In linea di massima, un prodotto naturale deve perlomeno avere come primo ingrediente l’acqua. Ma come possiamo sapere se gli altri ingredienti sono “buoni o cattivi”? Tanto per cominciare possiamo consultare il Biodizionario che, con un semaforo verde, giallo o rosso, risponde ai nostri dubbi (io per esempio ho imparato a riconoscere il vero Marsiglia).
Inoltre Skineco ha stilato un elenco di 9 ingredienti da evitare sulla pelle del nostro bambino:
-
Petrolati (paraffina, vaselina, mineral oil): tutti derivati dal petrolio, oltre a non essere biodegradabili, recentemente sono stati inseriti dalla Direttiva Europea tra i cancerogeni di classe II (Dermatite da petrolatum del neonato)
-
Siliconi: prodotti sintetici, non biodegradabili. Utilizzati per migliorare la spalmabilità del prodotto, di fatto possono disidratare la pelle perché ottimi solventi!
-
Triclosan: grosso potere allergenico, si accumula nel corpo, si ritrova anche nel latte materno!
-
Glycol: solventi aggressivi, derivati dal petrolio (glicole propilenico, la cui struttura chimica si avvicina tantissimo ai prodotti antigelo dei motori delle macchine!!!), che solubilizzano anche i grassi fisiologici della cute. Spesso vengono usati per allungare gli olii essenziali.
-
PEG (Polietilenglicoli): derivati petroliferi con cui si strutturano la maggior parte dei tensioattivi, da cui può scaturire la produzione di una molecola molto pericolosa : il Diossano.
-
EDTA: sostanze chelanti i metalli (ma li rende disponibili ad essere disciolti nelle acque, con conseguente intossicazione della fauna marina!).
-
DEA, MEA, TEA: sigle che appaiono in prodotti di sintesi che, combinati con altri componenti, possono portare alla formazione di nitrosammine (sostanze altamente cancerogene).
-
Formaldeide: sostanza usata per la conservazione e la disinfezione. Altamente cancerogena.
-
Ftalati: alterano lo sviluppo del sistema riproduttivo maschile. Uno studio recente ne ha rivelato la presenza massiccia in più dell’80% dei soggetti indagati, specie nei neonati al di sotto degli 8 mesi di vita.
Certo è difficile andare nei negozi e ricordare a memoria tutta la “lista dei cattivi”. Due soluzioni: stamparne una copia da tenere in borsa, oppure acquistare online: i negozi di eco cosmesi spesso pubblicano con chiarezza l’INCI e sono disponibili a rispondere per email a tutti i nostri dubbi.
(fonte: http://www.skineco.org/)
mami
grazie, interessante davvero…
Ele
Tutte le volte che compro un prodotto poi se guardo l'inci sul biodizionario sarebbe da buttare, mi scriverò un biglietto con il tuo post da tenere in borsa, destreggiarsi tra 1000 nomi è un casino…
Asleton
Ma sto biodizionario è solo il punto di vista dell’estensore che si basa sulla ecosostenibilità e eticità non sulla sicurezza d’uso!
Raffaella-mamma (quasi) green
Dipende cosa intendi per SICUREZZA. I requisiti minimi di sicurezza sono previsti per legge, poi si possono scegliere prodotti più o meno dannosi per la pelle, in questo caso, se scegli prodotti NATURALI (appunto i “semafori verdi” del biodizionario), hai prodotti che non sono dannosi per la pelle (oltre che per l’ambiente).
Raffaella - mamma (quasi) green
@ele: si, è una vera sfida. Però secondo me ne vale la pena. L'ideale è trovare il prodotto giusto e non lasciarlo più!!