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Eccoci all’appuntamento con la rubrica mensile Giocolandia. Questo mese Mery ci propone una simpatica ricetta da preparare con i bambini…Mi sembra molto simpatica l’idea di preparare una ricetta “consigliata” da un personaggio amato dai bimbi. La mia piccola non conosce Shrek, noi potremmo fare le omelette di Heidi!
Secondo voi alla fine mangeranno queste benedette verdure? Provate e fateci sapere! Buona lettura!
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Bentrovati in questo nostro appuntamento e soprattutto ben tornati dopo le vacanze pasquali che spero abbiate trascorso nel migliore dei modi. Ho spesso parlato nei nostri appuntamenti dell’importanza di rendere un momento educativo come un momento piacevole e non pesante. L’educazione deve necessariamente passare attraverso le piccole cose, in questo modo il bambino la esperisce e non la subisce.
Vediamo il caso di una lettura: se viene imposta risulta meno piacevole, se viene sperimentata insieme, letta con una certa enfasi e stoppata nel momento clou…potrete star certi che i vostri bambini correranno a leggere con infinita curiosità!
E’ anche il caso dell’educazione alimentare: se diciamo a un bambino che alimentarsi è diverso dal nutrirsi probabilmente non ci capirà nulla, se mostriamo quanto si possa rendere buona una cucina sana l’educazione sarà passata ma filtrata dall’esperimento! Alimentarsi in modo sano richiede un menu ricco anche di molte verdure, frutta, ortaggi. Quante di voi fanno fatica a far mangiare le verdure ai piccoli?
Vedo già una marea di gente con le mani alzate!
Il primo segreto per educarli alle verdure a tavola è sicuramente prevederle, cucinarle, predisporle sempre a tavola. Non temete se la prima, la seconda e la terza volta non le mangeranno, il fatto di vederle sempre a tavola li renderà pian piano consapevoli che fanno parte del vostro regime alimentare familiare. Il secondo segreto è preparare sempre ricette diverse: sempre le solite verdure e sempre cucinate alla stessa maniera portano alla noia! Terzo segreto è cucinare anche le verdure che a noi non piacciono: magari saranno invece di gradimento per i nostri figli! E, infine, il quarto segreto: rendete un esperimento le ricette con le verdure! La ricetta che vi propongo oggi è semplicissima e ha alla sua base tanti prodotti dell’orto, propri di questa stagione.
Se avete l’orto, raccogliete insieme ai vostri bambini i prodotti che vi serviranno. Ripuliteli insieme, insieme lavateli o sbucciateli…insomma permettete ai vostri bambini di entrare in confidenza con le verdure, la frutta, gli ortaggi!Così facendo, inconsapevolmente, starete proponendo loro una attività montessoriana di vita pratica!
C’è educazione anche nel curare l’orticello come vedete e tante sono le testimonianze di esperimenti in questo campo. Sempre montessoriana è l’idea che il bambino debba abituarsi al rispetto e all’uso degli oggetti da subito: niente piatti e bicchieri in plastica ma di ceramica, anche per i giochi, non coltelli finti ma coltelli veri (magari con lame non troppo affilate naturalmente!).
In questo modo il bambino sarà capace di usare da subito ogni oggetto e utensile da cucina e di rispettarlo: se buttandolo a terra un bicchiere si rompe allora avrò capito che la conseguenza della mia azione è quella e non lo ripeterò più, almeno non volontariamente! Se butto a terra un bicchiere in plastica dura, che non si rompe, sarò portato a pensare che quell’azione di può fare e non ha conseguenze!
E allora muniti di grembiulino, coltelli e stoviglie…via con questo laboratorio di cucina!!!
OCCORRENTE
- piselli
- fave
- zucchine
- carote
- spinaci
- porri
- uova
- olio di oliva
- acqua
- scodelle, coltello, forchetta, formine da dolci, padella, teglia e un forno…
PROCEDIMENTO
- Dopo aver ripulito i prodotti dell’orto sotto abbondante acqua disponete un tagliere e un coltello. Lessate gli spinaci.
- fate riempire ai vostri bimbi la pentola di spinaci, poi di acqua. Voi occupatevi di metterle sul fuoco.
- mostrate al bambino come tagliare carote, porri e zucchine (scegliete forme grosse per loro più idonee e meno pericolose).
- liberate piselli e fave dai baccelli e riponete in scodelle diverse (servirà solo per far cogliere le differenze al bambino).
- quando saranno pronti gli spinaci, scolateli ben bene: mostrate al bambino come l’acqua continui a colare per un po’ dallo scolino per verdure, come un esperimento.
- nella padella mettete dell’acqua (fino a coprire il fondo ) e un cucchiaino di olio. Fate versare al bambino tutti i prodotti preparati: carote, porri, zucchine, piselli, fave, spinaci.
- invece che la frittura come vedete ho preferito una coloritura misto acqua e olio, meno pesante e più salutare!
- ponete sul fuoco. Quando l’acqua si sarà asciugata e il contenuto risulterà semi/cotto versatelo dentro a una teglia
- fate sbattere le uova al bambino dentro una ciotola capiente, aggiungete alla fine solo un pizzico di sale.
- fate versare nella teglia e infornate a 180°, il tempo cambia a seconda della grandezza dell’omelette, comunque mai superiore a 30 min.
- sfornate e riversate su di un piatto da portata l’omelette.
- date al bambino delle formine e lasciate che ne ricavi dall’omelette.
- usate formine alte, così il bambino non toccherà l’omelette che è ancora calda.
- riponete con una paletta le formine su ogni piatto.
- il rimanente dell’omelette non va mica buttato: si taglia in striscioline e pezzettini e si può mettere dentro un voul au vent o dentro a un bel pomodoro fresco!
I vostri bimbi saranno felici di mangiare ciò che loro stessi han cucinato, voi avrete la cucina invasa da milioni di cose da ripulire ma pazienza, pensate che è stato un momento educativo!
E se volete rendere ancora più attraente la ricetta: stampatela su un foglio con sopra una immagine di Shrek e raccontate che è stato proprio lui ad inventarla per i suoi orchetti e con i prodotti del suo orticello! Magari poi mettetela fra le pagine di un ricettario o del vostro quaderno di ricette. Visto che ci sarà molto verde… Shrek mi sembrava perfetto!
Buona degustazione a tutti allora!!!
(maggiori informazioni sul profilo professionale di Mery si trovano su GioCoLanDia e sul sito dello Studio EmPathos)
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