- 42shares
- 42
Oggi conosciamo Rosalita, del blog Maternage Mum, la nostra “mamma green della settimana”.
Ogni settimana una mamma ci racconta le sue green.itudini, i suoi “eco-peccati” e propone una sua personale eco-dritta. Uno spazio ideale per condividere le nostre esperienze e abitudini.
Ciao Rosalita, quali sono le green.itudini della tua vita quotidiana?
- stiamo attenti ai consumi e allo stesso tempo non ci facciamo mancare niente: cerchiamo di limitare il superflu;
- alla nascita del nostro bebito siamo stati attenti a non comprare cose inutili e il risultato è stato che non abbiamo comprato (quasi) niente! L’allattamento, e uno stile di maternage ad alto contatto, hanno favorito i non-acquisti, lo stesso dicasi per l’autosvezzamento;
- non possediamo un’auto ma scorrazziamo in giro allegramente in bici, tram o treno
- per le nostre vacanze cerchiamo di evitare mete esotiche e lunghi viaggi aerei
- usiamo i pannolini lavabili (anche se solo di giorno, eh!)
- limitiamo i farmaci allo stretto necessario se possiamo ci diamo dentro con le tisane/erbette e via di questo passo…
- io sono vegetariana, il mio compagno consuma carne meno di una volta alla settimana
- beviamo l’acqua del rubinetto, ovviamente
- limitiamo l’acquisto di prodotti dell’industria alimentare e vorremmo fare l’orto (il pezzo di terra ce l’abbiamo già…adesso ci vuole la buona volontà!).
Quali sono invece le green.itudini che proprio non riesci proprio a seguire?
- sono un (bel?) po’ modaiola e ho sicuramente più borse di quelle che mi servirebbero…ehhh vabbé l’ho detto!
- per quanto riguarda la spesa e la raccolta differenziata…meno male che c’è il mio compagno, altrimenti farei dei veri disastri!
- ah…e poi la mooncup….no, per il momento non me la sento!
Usi prodotti biologici (alimentari, cosmetici, detergenti casa, abbigliamento) per te e/o per il resto della famiglia?
- non compriamo necessariamente bio. Credo che prima del biologico ci siano molti altri fattori ben più importanti, tra questi, principalmente, la stagionalità e la provenienza dei prodotti. Comprare banane o ananas bio non ha nessun senso, come non ha senso comprare pomodori bio a dicembre;
- la cosmesi naturale è stata per me una vera rivoluzione! Da quando sto attenta agli INCI la mia pelle è nettamente migliorata (e anche le mie finanze, visto che prima spendevo soldi inutilmente in creme altrettanto inutili!)
- per quanto riguarda i prodotti di pulizia mi piacerebbe passare al fai-da-te….adesso vediamo…
Puoi suggerire ai lettori di BabyGreen la tua personale eco-dritta?
- acquistare con cognizione, coltivare l’orticello, lasciare a casa l’auto!
Grazie Rosalita!
- 42shares
- 42
Valentina
Se ti interessano prodotti naturali per la pulizia della casa, contattami pure!
Buona giornata!
francesca
La mia amica *_* brava!
Rosalita
Grazie per aver dato spazio alla mia intervista!!!
Valentina…adesso guardo un po’ di ricettine e vedo cosa riesco a far saltar fuori…al limite ti faccio un fischio 🙂
Raffaella-mamma (quasi) green
Grazie a te!
Anna
Ciao Rosalita! Bella intervista!
Ti volevo chidere una cosa: ma perché secondo te l’autosvezzemento e il maternage fanno parte delle “greenitudini”? Non è una domanda polemica! E’ solo una curiosità…
Rosalita
Cara Anna, la tua domanda non sembra affatto polemica, anzi! E’ molto pertinente.
Credo che il maternage ad alto contatto permetta, innanzitutto, di fare a meno di molti “gadgets” per la prima infanzia (e bisogna ricordarsi che l’acquisto di “cose” è una delle prime cause di inquinamento e di sfruttamento delle risorse del pianeta). Si evita ad esempio l’acquisto di carrozzine (basta la fascia portabebé), di straietta basculanti, di un lettino specifico per il bebé (visto che si condivide il sonno), di “babyphone” e di oggetti vari ideati per “intrattenere il neonato”.
Inoltre, il particolare accento sull’allattamento materno, permette di nutrire il proprio bambino con la fonte di nutrimento più ecologica e sana che ci sia!
Il discorso è molto simile per l’autosvezzamento: mangiando tutti insieme le stesse cose, si evita di comprare prodotti dell’industria alimentare specifici per l’infanzia. In più “autosvezzando” il proprio bambino non si cucina due volte e si è spinti a mangiare tutti in modo più sano.
Spero di avere risposto alla tua domanda 🙂