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Le feste ai gonfiabili non sono mai state la mia specialità. Si, è vero, i bambini si divertono moltissimo ma il “costo personale” a mio avviso è davvero troppo alto (anche considerando che i gonfiabili sono pericolosi, come conferma la Società italiana di Pediatria).
Qualche giorno fa mia figlia è stata invitata ad una festa ai gonfiabili. Ero un po’ riluttante ma siamo andate. All’inizio tanta gioia e tante risate. Ad un certo punto ho anche pensato che forse sono esagerata e troppo selettiva.
A metà della festa però un bambino tira uno schiaffo bello forte sul viso di mia figlia. Lei si spaventa molto perché non ha mai ricevuto uno schiaffo e la violenza è fuori dal suo mondo. Non solo: non capisce perché quel bambino è violento (anche considerando che nulla/nessuno lo ha provocato). Io la calmo e spero che il bambino venga “ripreso” dai genitori (che hanno assistito alla scena). Ma non accade nulla.
Dopo pochi minuti questo bambino aggredisce un’altra bambina e la attacca a morsi nelle orecchie. La mamma della bimba si spaventa e lo allontana da sua figlia.
Il padre del piccolo aggressore, a questo punto, ci aggredisce e ci insulta, non si calma e continua a fissarci per tutto il resto del pomeriggio. Noi siamo spaventate da un uomo così aggressivo e avvilite per la sua reazione. La moglie del violento guarda e non dice nulla.
Risultato complessivo del pomeriggio: due donne insultate e spaventate, due bambine fisicamente aggredite. Un padre violento, un figlio violento. Una moglie inerte, che non reagisce.
La frase finale di questo gentiluomo nei miei confronti è stata: “se non siete gente da gonfiabili, non venite“. Su questo ha totalmente ragione!
Sono rimasta molto colpita da questo episodio, e continuo a chiedermi: la violenza sulle donne comincia già a 4 anni, ai gonfiabili?
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Lidia
io detesto i gonfiabili. Tirano fuori il peggio da tutti…
Gio
Accidenti, che brutta esperienza… a mia figlia era successa una cosa analoga al mare, aggredita sul bagnasciuga da un bambino più o meno di quattro anni, che l’aveva attaccata a morsi; il padre, lì vicino, non faceva che sminuire la cosa mentre mia figlia piangeva disperata, e alla fine si era pure seccato con noi!
Credo che la violenza sia una disposizione mentale, e che purtroppo spesso si trasmetta ai figli, perchè crescendo in un ambiente in cui la violenza è la normalità, si tende a riprodurla. tristezza…
Raffaella-mamma (quasi) green
Purtroppo è così: per loro la violenza e l’aggressività sono la normalità, ci convivono, anzi è l’unica forma di comunicazione che hanno. Queste cose mi spaventano davvero tanto e mi lasciano tanta amarezza nel cuore. Sono giorni che non riesco a pensare ad altro..
Lele
Che tristezza infinita la madre inerte del bimbo violento e del marito imbecille…. 🙁
Raffaella-mamma (quasi) green
Infatti! Io per un attimo ho sperato di poter contare su un suo “intervento”, ma non ha fatto o detto assolutamente niente. Ha fatto solo il male di suo figlio, secondo me!
Chiara - Ideekiare
Probabilmente è una donna che ha paura del marito… l’immobilità dettata dalla paura e dalla violenza che forse subisce 🙁
Arianna Pand
Io ogni tanto li porto ai gonfiabili i miei figli e devo dire che non mi sono mai trovata in queste situazioni.
Mi dispiace molto per la tua esperienza, ma la “violenza purtroppo” fa parte del mondo in cui viviamo. E’ inevitabile che prima o poi a scuola, ai giardini o ai gonfiabili possano incontrare dei bambini più prepotenti ed io non potrò sempre essere li a difenderli, quindi vorrei che imparassero a riconoscere da soli il pericolo e starne alla larga.
Io credo che tu e la piccola siete state molto sfortunate e avete incontrato un cretino che si è fatto grande dicendo quella frase infelice in stile mafioso “se non siete gente da gonfiabili, non venite“ ma non credo affatto che al mondo esista GENTE DA GONFIABILI E GENTE NO!!
Raffaella-mamma (quasi) green
Arianna hai ragione, purtroppo la realtà è questo e i nostri figli devono imparare e gestire queste situazioni e difendersi. Certo non è facile insegnare a difendersi…come si fa? Io non dirò mai a mia figlia di restituire in ceffone.
Ho cercato di spiegarle che quel bambino non è cattivo, ma non gli hanno insegnato che non si danno le botte e che non si fa male agli altri. Le ho detto che se dovesse capitare di nuovo con altri deve dire con voce chiara e ferma di NON FARLO MAI PIU’… ma funzionerà?
Chiara - Ideekiare
Alla fine il post ho voluto leggerlo… e mi dispice molto per quello che vi è accaduto… 🙁
Purtroppo di persone violente ed arroganti se ne incontrano anche in altri ambiti, tipo ai giardinetti.
C’è un parchetto molto amato dai miei figli (e penso da tutti i bambini dei dintorni che abbiano avuto modo di andarci almeno una volta) dove sono a disposizione casette, tricicli, biciclette e chi più ne ha più ne metta.
Anche lì, purtroppo, accadono spesso episodi di prepotenza, con mancanza (a volte) di intervento di alcuni genitori, che ne approfittano per farsi quattro chiacchiere seduti sulle panchine senza controllare cosa facciano i propri figli.
Anche io concordo sul fatto che quei bambini particolarmente violenti sono figli di gente violenta. E’ il solo modo (dei bambini) che conoscono per rapportarsi con gli altri, perchè prendono esempio dai genitori.
Quando ho visto andar via da quel parco dei ragazzini veramente turbolenti e dispettosi (e ammetto di essere stata contenta che se ne andassero), ho capito da dove arrivasse la loro prepotenza: è bastato vedere chi fossero e come si fossero comportati i loro genitori in quei trenta secondi in cui mi son passati davanti per uscire dal parchetto.
Poi, certo, ci sono quei casi in cui l’essere manesco più essere una fase dell’età e del carattere (io ho il mio treenne che ha le mani pesanti, più che altro con suo fratello, ed è una battaglia ogni volta… spero passi presto!). Però credo che la differenza tra i due atteggiamenti sia evidente.
Comunque, la cosa che mi dispiace di più (a parte il male che fanno agli altri bambini, come è successo a voi) è che quasi sicuramente, quando saranno grandi, si comporteranno allo stesso modo coi propri figli, trascinandosi dietro la violenza come un’eredità.
Sarebbe bello che qualcuno di loro capisse che l’anello marcio della catena si può spezzare.
Mai perdere la speranza… perchè a volte (purtroppo raramente) accade anche questo. Garantito! 😉
Raffaella-mamma (quasi) green
“trascinandosi dietro la violenza come un’eredità”: è proprio questo il punto! Che tristezza e che paura!
alessandra
non capisco cosa c’entrino i gonfiabili con la violenza di questo bambino e del suo papà. Pensi che se li avessi incontrati al parchetto sarebbe stato diverso? pensi che se tua figlia stesse salendo sullo scivolo e il bambino fosse in coda non l’avrebbe spinta e aggredita per “salire prima lui”?
Non è il luogo, sono le persone.
E non è nemmeno colpa del bambino, ma del padre (aggressivo) e della madre (inerte). Che a sua volta saranno così a causa dei loro genitori.
E come si spezza questa catena?
Parlando.
Tu e la mamma dell’altra bimba aggredita (dopo esservi assicurate che le vostre bimbe non abbiano ricevuto seri danni fisici) potreste parlare con il bambino senza stare ad aspettare che suo padre lo sgridi, e non per sgridare il bambino (la sua aggressività NON è colpa sua) ma solo per chiedergli. del tipo: ehi bimbo? come mai sei così arrabbiato?
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Alessandra, forse i gonfiabili non c’entrano (aggiungo però che non mi piacciono perché a mio avviso sono troppo caotici e “infernali”, rendono i bambini troppo “aggressivi”), ma mi stupisco che accadano questi episodi in luoghi dove protagonisti dovrebbero essere il divertimento e la spensieratezza! Gonfiabili, parco giochi, feste, scuola: luoghi dove i nostri bambini fanno le loro prime esperienze sociali.
Avrei voluto dire qualcosa a quel bimbo, con gentilezza, ma tempo di consolare mia figlia e il padre ci aveva già aggredite…a quel punto non me la sono proprio sentita di avvicinarmi … e comunque non sono certa che avrei fatto bene…io sono dell’idea di non intromettersi nell’educazione dei figli degli altri.
Lucia
Io credo che i gonfiabili c’entrino. E’ un ambiente estremamente caotico, fatto apposta per eccitare in modo esagerato i bambini, che si agitano innaturalmente sudando troppo e disidratandosi, si esasperano in movimenti che sembrano portare quasi sempre al farsi o fare male.
C’è sempre una musica che ricorda le discoteche peggiori, cibo pessimo e nessuno spazio per rilassarsi, interagire con persone che non si conoscono in modo sicuro e giocare insieme *anche* in modo tranquillo.
Spesso le bambine più timide o si adeguano e fanno i caterpillar, oppure si annoiano e sono a disagio.
Poi sono tutti così simili, nei colori, nelle modalità, standardizzati, un franchising del divertimento che non rispecchia la semplicità e l’unicità dei giochi dei bambini, o almeno come dovrebbero essere.
Poi certo, un’indole violenta trova spazio in ogni luogo, ma c’è differenza in come i luoghi per i bambini vengano pensati, costruiti, sognati, sopratutto in base allo scopo: se si vuole lucrare i bambini ipereccitati e ingestibili sono ottimi consumatori, accoppiati a genitori stanchi e vulnerabili a ogni “voglia” dei loro piccoli: mio figlio non è violento e non conosce violenza in casa, ma si comporta con modalità che davvero non gli appartengono quando si trova in un contesto in cui tutto è urlato e esasperato; non voglio nemmeno dire che i luoghi tranquilli non possano nascondere realtà familiari comunque violente, ma non posso negare, osservando mio figlio, una correlazione netta fra contesto ludico e comportamento.
Ogni tanto ce lo porto ai gonfiabili, in occasione delle feste di compleanno dei suoi compagni, anche per non costringerlo a una sorta di “isolamento sociale”, ma io continuerò a proporre feste in giardino con succhi di frutta e ciambelloni fatti in casa, bella musica di sottofondo e mille giochi scemi che coinvolgano tutti, dall’esagitato della classe fino alla bambina più delicata. Non si sa mai i “semini” che si spargono con le proprie azioni che percorso faranno nelle altre persone, certo è che attecchiscono e crescono nel cuore dei nostri bimbi.
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Lucia, che bello questo tuo commento. Grazie, grazie, grazie.
Io credo che gli aggressivi siano ovunque, ai gonfiabili come al parco giochi. Ma sono davvero a disagio ai gonfiabili, dove tutto è diverso da quello che voglio trasmettere a mia figlia. Come dici tu, i colori, la musica e il contesto complessivo è troppo artificiale e troppo esagerato. Anch’io porto la mia bimba ai gonfiabili se viene invitata ad una festa, ma preferirei mille volte una merenda in un ambiente più naturale!
Selima - Timo il Bruco
Bellissimo commento Lucia, sottoscrivo ogni parola.
Mi è capitato come educatrice di portare i bambini di un centro estivo in gita ai gonfiabili: ho trovato davvero incredibile che sia i genitori che gli educatori la trovassero un’uscita rilassante e sicura, credo perché i bambini giocavano in uno spazio recintato invece che in un prato aperto. Eppure ai gonfiabili li perdi di vista di continuo e il livello di eccitazione è altissimo, mentre in un prato con uno sguardo li vedi tutti e si è molto più tranquilli… talvolta il bisogno di controllo di noi adulti è eccessivo e controproducente.
Raffaella-mamma (quasi) green
un’uscita rilassante e sicura?
Marina
la prepotenza è l’arma di chi non sa condividere gli spazi con gli altri e pretende di prevaricare per non adeguarsi alle regole della convivenza.
Può darsi che la madre si guardi bene dal contraddire il marito per non scatenare reazioni violente, c’è da sperare che in casa questo troglodita non si scateni contro moglie e figlio…
E’ una cosa che potrebbe succedere ovunque, ma credo anche che come spazio di gioco i gonfiabili sono il luogo dove le energie dei bambini si scatenano, i bambini più grandi possono vedere i più piccoli come un intralcio e di conseguenza avere reazioni aggressive. Quando mio figlio era piccolo mi capitava di portarcelo ma erano sempre poco frequentati e tranquillissimi, l’unica volta che mi è capitato di portarlo a una festa caotica e rumorosa con bambini scalmanati mi sono detta che sarebbe stata l’ultima volta. E spesso molti genitori prendono parchi e parchetti come l’occasione per farsi una chiacchierata in libertà.
Raffaella-mamma (quasi) green
Che poi mi chiedo sempre cosa abbiano sempre di cui parlare ‘sti genitori…a me piace un sacco ascoltare i discorsi dei bimbi!
veronica
Gente da gonfiabili? Forse il papà si è talmente immedesimato che è lui stesso un gonfiabile e l’aria ce l’ha anche in testa… è terribile che fin dall’infanzia sia così difficile resistere alla provocazione e non diventare a nostra volta violenza ma mi consolo pensando che è un modo virtuoso di spezzare la catena, ieri tu Raffaella, un giorno io, un giorno un’altra, le mamme cambieranno il mondo che altre mamme non hanno la forza di migliorare. E un giorno toccherà alle nostre figlie e cercheranno in noi il ricordo di come affrontare quella situazione. Quindi, mi dico io, tanto vale trovare una una buona strategia, anche contestualizzando l’evento e trovando nella ragione e nella comprensione un motivo di riscatto e di gratificazione.
Raffaella-mamma (quasi) green
Veronica, mi piace tanto il tuo ottimismo. Ne farò tesoro, anche se talvolta il degrado culturale che vedo è tale che mi spavento molto, soprattutto quando certe situazioni si avvicinano così tanto a mia figlia e ai bambini in generale!
Laura
Guarda a me era successo un episodio del genere ai giardinetti, mia figlia aveva 2 anni e , dopo aver fatto la fila, stava salendo sullo scivolo. Mentre era al 3° gradino un bimbo di 6 anni l’ha presa per la maglietta e trascinata giù dagli scalini.
Ero lì accanto a lei ma non ho fatto in tempo a prenderla al volo.
Lei piangeva, e il bambino si è messo a girarci intorno prendendola in giro.
Ad un certo punto gli ho detto “Ma ti senti davvero orgoglioso di picchiare una bambina più piccola di te? E tua mamma dov’è ?”
La serafica mamma allora si è avvicinata a me e, senza riprendere minimamente il figlio, mi ha detto “Lui si comporta così anche con sua sorella”
io sono rimasta allibita.
Ma non ci crederai, l’altro giorno l’ho ritrovata nel corso di psicologia organizzato dall’asilo. E guarda caso si lamentava di avere un figlio ingestibile e maleducato.
Ma va!?!?!?
E tu come sei?? Perchè i figli sono lo specchio dei genitori. Tali e quali.
Raffaella-mamma (quasi) green
“I figli sono lo specchio dei genitori” hai ragione…solo che spesso i genitori non si vedono proprio specchiati nei comportamenti dei figli! Grazie per il tuo commento!
francesca
…trovo allucinante una cosa…la figlia è tua e si è presa uno schiaffone e tu sei stata “inerte” tanto quanto l’altra mamma…perchè non hai intimato a quei genitori di badare al loro figlio? perchè non hai ricordato loro che sono responsabili di un minore? magari l’altra mamma andando a casa se le prende dal marito violento ma tu? perchè non hai segnalato la cosa ai responsabili dei gonfiabili?….
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Francesca, io ho cercato di ragionare con il padre del bambino (ma è stato inutile), ho segnalato il fatto alla responsabile del locale e – se vuoi saperla fino in fondo – è stata fatta una segnalazione alla polizia.
Quello che però non capisco è perché tu mi stia lasciando un commento così “aggressivo”!
francesca
ciao Raffaella, questo non l’avevi specificato, allora hai fatto tutto il possibile…mi spiace che tu abbia preso il mio commento come AGGRESSIVO, io ho letto il tuo articolo e ciò che mi ha suscitato per come l’hai scritto è stato un senso di riprovazione e l’ho manifestato…ai gonfiabili come ai parcogiochi e spesso anche a scuola si vedono mamme che stanno a guardare aspettando che sia qualcunaltro a risolvere i problemi, sono quelle mamme che non vedi mai alle riunioni, che non aiutano se c’è da organizzare qualche evento, però sono le prime a criticare l’operato di chi invece si fa il cosidetto “mazzo” …. sono quelle mamme che quando arriva il commento su un altro bambino e rispondi a loro “parlagliene” ti rispondono “noo…non puoi intrometterti nell’educazione di un bambino!!!! ” punti di vista…concorderai con me che la società è piena di queste madri…io quando le incontro mi indigno…mi fa piacere che tu non ne faccia parte…ciao
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Francesca,
io sono molto presente nella vita scolastica e in altre attività simili e come te mi dispiace un po’ vedere che molti genitori non partecipano ma sono pronti a criticare. Però non amo intromettermi nell’educazione degli altri bambini. Ecco non mischierei le due cose: per me un conto è essere attivamente impegnati, per il bene dei proprio figli e per il bene comune, un altro è dare indicazioni agli altri bimbi su come comportarsi. Ciao!
francesca
siamo diverse…che ci vuoi fare 🙂 se mia figlia si prende una sberla io preferisco dire “ehi non si fa’!!!! ”
ciao
Raffa-Gi
Scusate mamme, io ho letto più o meno tutti i vostri post, che condivido in gran parte, ma non capisco il nesso tra bambini con famiglia disturbata, violenza sulle donne e gonfiabili. Sul fatto che i gonfiabili possano essere un ambiente ‘troppo eccitante’ per i bambini, dipende dall’indole del bambino, dal controllo dei genitori e dalla frequenza con cui ci viene portato; il bambino violento, beh scusate ma lo possiamo incontrare in ogni luogo, non credo che i gonfiabili facciano scatenare schiaffi e morsi e i prati o i parchi gioco ne siano immuni. La cosa che mi lascia allibita è aver citato nel titolo di questo post il tema della violenza sulle donne. Oltre ad essere totalmente fuorviante (credevo di trovare un racconto di una donna o mamma aggredita o violentata ai gonfiabili) si parla di un episodio di un bimbo che schiaffeggia una bimba: cosa c’entra la violenza sulle donne?
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Raffa, il titolo del post l’ho scelto perché è la prima cosa che ho pensato quando sono uscita da quella festa. Mi sono chiesta se già a 4 anni una bambina (ossia una futura donna) debba subire delle violenze da parte di un bambino (futuro uomo). Insomma: una festa dovrebbe essere un luogo di allegria, non un luogo di violenza (non che ci siano luoghi di violenza!!). Possibile che una bimba debba essere schiaffeggiata da un coetaneo di 4 anni? Quante donne schiaffeggerà nella vita quel bambino, anche lui probabile vittima di schiaffoni?
Tu dici: “un bimbo che schiaffeggia una bimba: cosa c’entra la violenza sulle donne?”…secondo me invece è la stessa dinamica, che in alcuni maschi violenti viene seminata dall’infanzia.
Ciao e grazie per il commento
ilaria
questo è 1 argomento che mi fa saltare i nervi ….secondo me se proprio vogliamo far sfogare i bimbi sarebbe meglio portarli a fare una bella corsa in bici o in montagna o comunque dedicargli più tempo ,altro che gonfiabili .detto questo vorrei approfondire l’argomento della violenza. intanto iniziamo col dire che spesso ai bambini maschi gli vengono propinate frasi del tipo “CERTO CHE SEI FORTE SEI UN UOMO “certo perché le donne non lo sono ? Non ne hanno 1 in casa ”?(la mamma) che lava e stira per tutti e porta avanti la famiglia pur lavorando fuori casa ? non vuol dire essere forti questo? fin da piccoli gli viene insegnato che il mondo è 1 giungla e che devono cavarsela da soli ma non è vero i bambini seguono gli insegnamenti dei genitori . gli si comprano balocchi solo da maschio o solo da femmina .i genitori invece di parlare dei fatti propri dovrebbero prestare maggior attenzione ai comportamenti dei propri figli perché se li guardiamo bene e ci interroghiamo un po’ capiremmo meglio dove stiamo sbagliando e ci correggeremo in tempo .invece di crescere figli maschilisti e maneschi dovremmo insegnare loro che essere forti e indipendenti vuol dire saper dialogare con gli altri e portare rispetto verso il prossimo.
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Ilaria, grazie per il tuo commento e le tue osservazioni. Anch’io ho notato che ancora oggi ad un bambino maschio che piange viene detto “non vorrai mica piangere come una femminuccia?”…questa frase racchiude una marea di messaggi, purtroppo poco costruttivi!!
alberto
bel servizio da provare, complimenti per il blog 😉 Continuo a seguirvi, aspetto con ansia nuovi aggiornamenti!!