Fare ordine, fare decluttering, liberarsi dalle cose inutili. Ho un grande bisogno di semplificare la mia vita e ci sto riuscendo.
Ho iniziato, qualche mese fa, dalla parte (per me) più facile, ossia il mio armadio. Non mi è costato nessun sacrificio liberarmi di vestiti e accessori: adesso nel mio armadio trovo subito quello che mi serve, non perdo tempo e mi piace tutto quello che trovo.
Ho proseguito a piccoli passi, sempre con convinzione, e la settimana scorsa ho affrontato uno scoglio più difficile: i libri.
Fino a qualche mese fa avrei detto senza esitare: “i libri sono sacri, non si buttano mai”. Ma nella vita si cambia idea.
Avevo già fatto una prima (timida) cernita di libri, ma questa volta sono stata più selettiva. Ho sentito l’esigenza di fare spazio in casa. Mi sono guardata intorno e ho notato di avere troppi libri, di ogni tipo: romanzi, saggi, guide turistiche, atlanti, manuali, biografie (non ho ancora affrontato libri di cucina e quelli di Carlotta, per i quali prevedo un approccio diverso, di cui vi parlerò).
Centinaia di libri che ogni anno richiedono tempo e fatica: spostare dalle librerie decine di libri che non leggerò mai più, per spolverare copertine, pulire scaffali e ri-organizzare tutto.
Mi sono trascinata decine di pesantissime scatole da una casa all’altra per trasportare libri che non leggerò mai più. Non ne valeva la pena.
Ho semplicemente sentito l’esigenza di avere meno libri e conservare solo i libri migliori. L’ho fatto, e mi sento molto meglio.
Non è stato difficile, è stato liberatorio. Una liberazione che non comporta meno cultura o meno opportunità di leggere. Anzi.
Questi sono i miei consigli per liberare e organizzare la libreria:
Essere sinceri (lo rileggerò?)
Per ogni libro mi sono chiesta se lo avrei mai riletto. Quando la risposta è stata “no” oppure “non si sa mai”, ho eliminato quel libro.
Essere selettivi (mi piace davvero?)
Non tutti i libri sono indimenticabili. Non c’è niente di male nel conservare solo il meglio del meglio.
Essere pratici (mi servirà?)
Avevo molti annuari e repertori, libri di lavoro obsoleti, i cui contenuti si trovano ormai in Rete, facilmente, gratuitamente e aggiornati in tempo reale. Senza esitare, li ho eliminati.
Essere generosi (lo posso regalare?)
Ho trovato libri che potrebbero interessare a qualche amica: mi ha fatto piacere rinunciarvi per regalarlo.
Essere profit (lo posso vendere?)
Ho trovato alcuni libri da vendere. Mi piace l’idea di liberare la casa e avere un piccolo ritorno economico! I libri usati si possono vendere su eBay, su Amazon o al Libraccio.
In particolare quest’ultimo ha un servizio fantastico: sul sito del Libraccio posso inserire l’ISBN di un libro e verificare subito se il Libraccio è interessato ad acquistarlo e a quale prezzo. Con i libri selezionati creo una Lista di vendita: se raggiungo 15 euro posso richiedere il ritiro dei libri a domicilio e il versamento via paypal o bonifico (tutti i dettagli e condizioni qui).
Essere no profit (lo posso donare?)
I libri possono essere donati alle librerie locali, purché in ottimo stato di conservazione e di recente pubblicazione, prendendo diretto contatto con la sede più vicina.
Essere digitali
Penso che non smetterò mai di scegliere libri cartacei, ma sto apprezzando anche gli ebook, che costano meno, non occupano spazio e sono accessibili da diversi device.
Essere creativi
Qualche libro può diventare oggetto di riciclo creativo: per esempio Shakespeare diventa zucca, oppure un atlante diventa pacchetto regalo.
Per ora non ho optato per swapping o book crossing, perché il mio primo obiettivo è quello di liberare le librerie.
Quando avrò raggiunto la giusta quantità di libri, penso che cercherò il giusto equilibrio tra acquisto di libri cartacei, baratto, prestiti in libreria, ebook.
carlottalittlekicthen
mamma mia ma come ti capisco!! Davvero!!
Ri-organizzare, eliminando…é molto terapeutico! Per me un vero MUST! Ogni tanto attacco una stanza! Per quanto mi riguarda inizio ad odiare tutte le cose che non uso-non tocco da anni-che sono li’ per riempire uno spazio. Troppo! Troppe cose…ma a che servono??…Via!!…charity-riciclo-amiche-vintage-baratto…
Raffaella-mamma (quasi) green
Purtroppo siamo cresciuti in un epoca di accumulo, in cui più si ha e meglio è. E’ davvero uno sforzo cambiare mentalità, ma porta grandi soddisfazioni e senso di libertà!
stellegemelle
Non so se potrei farcela, forse non sono ancora arrivata al limite 😛 , se ci penso, poi, mi vengono in mente che magari potrebbe servire alle bambine, da grandi, ma ora hanno 4 anni, chissà che se leggerà da qui a quando potrebbero servire O_o
Raffaella-mamma (quasi) green
Anch’io ho fatto questo ragionamento…ma poi ho pensato che non ho mai letto neanche un libro dei miei genitori, tranne forse aver utilizzato dizionari o atlanti presenti in casa. Io sono dell’opinione che ognuno deve fare solo quello che si sente…. io al momento se penso a fare decluttering mi sento solo meglio! ciao!
Francesca
Ciao! anche io ti capisco: ho fatto diversi traslochi e ogni volta le scatole di libri diventavano più numerose. A casa poi davvero non avevo spazio per tutti. Un suggerimento: anche le biblioteche comunali accettano spesso libri, almeno qui a Roma; certo, non devono essere proprio a pezzi! però considerando le poche finanze a disposizione delle biblioteche spesso qualche libro regalato può tornare utile!
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Francesca, sì, anche nel post ho indicato questa possibilità, grazie comunque per averlo messo in evidenza! ciao!
ArteMamma
Che coraggiosa: complimenti!
Il decluttering è anche uno dei miei obiettivi, e ogni tanto metto le mani in una stanza ed elimino un po’ di superfluo, ma con i libri non so se riuscirei… mi sembra un sacrilegio. Alcuni sono finiti in un ripostiglio, ma non so se riuscirò a disfarmene…
Buon lunedì!
🙂
Raffaella-mamma (quasi) green
E’ il ripostiglio che mi spaventa…io ho cominciato a pensare che tutto quello che è inscatolato va eliminato. Meglio 20 libri ben visibili e fruibili che 2000 nascosti e impolverati! ciao!!
Rossella
Questo argomento mi tocca particolarmente! Mi sono fatta tre traslochi e ogni volta ho eliminato qualche libro, ma troppo pochi in confronto a quelli che avevo. Ed ora sono ancora a fare i conti con le centinaia di libri che non so più dove mettere… Mi chiedevo, quelli che non hai regalato o venduto, che ne hai fatto?
Raffaella-mamma (quasi) green
Alcuni li ho dovuti proprio eliminare (bidone della carta) perché non potevano avere che quella destinazione. Ho cercato di limitare al massimo questa opzione, ma non è stato possibile evitarla in alcuni casi! ciao!
Laura
Ciao Raffaella,
ti seguo in silenzio da un po’ anche se non sono mamma. Sposo appieno molte tue idee e come te da alcuni anni ho attuato una strategia di semplificazione e decluttering generale e vivo mooooolto meglio ma non sono ancora riuscita ad affrontare la libreria, anzi prima d’ora non avevo mai nemmeno considerato l’idea!!! Chissà che riesca a superare anche questo tabù… 😉
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Laura, che bello conoscere una lettrice “misteriosa”! Io non avrei mai pensato di poter eliminare dei libri, ma ho sentito di doverlo fare. Tutto qui, è stato molto più naturale di quanto pensassi! ciao e grazie!
Roberta
No, a leggere ce alcuni sono proprio stati gettati nella spazzatura e usati per delle creazioni superflue mi si accappona la pelle. Ti prego sinceramente, la prossima volta che hai intenzione di gettare dei libri, anziché regalarli, per non capisco quale plausibile ragione, di contattarmi. Il mio indirizzo è robertapilia@yahoo.it.
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Roberta, bisogna essere realisti, ci sono alcuni libri che non vorrebbe nessuno. A te interesserebbe un libro di statistiche (obsolete) per il marketing territoriale di alcune sperdute province italiane, con dati vecchissimi e inutili che ormai si recuperano in Rete, aggiornati in tempo reale? A me no, anche perché – nel frattempo – ho cambiato lavoro. In ogni caso, non sono stati gettati nella spazzatura, ma nella raccolta della carta, e comunque parliamo di pochi esemplari. I libri sono sacri? Per me sì, ma non tutti.
Claudia bb
Raffaella, sei il mio mito, non ci sono altre parole. Toccare gli intoccabili libri e decidere di donarli, venderli, riciclarli, portarli fuori casa è davvero difficile ma tu riesci a raccontarlo con un tale garbo e una tale delicata determinazione che la mia ammirazione per te, già grandissima, è ancora aumentata. Sono giorni che cerco di interiorizzare il concetto “decluttering-decluttering-decluttering…” 🙂
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Claudia, caspita…ti ringrazio per le belle parole, che non sento di meritare! Però su una cosa sono d’accordo: sono determinata a cambiare assetto della mia vita anche grazie al decluttering e poi al de-owning (avere meno). Non so fino a che punto arriverò: sono solo all’inizio, ma sto già molto meglio di prima! ciao!
Ninin
Fatto!!!
L’anno scorso in primavera.
Regalati ad amici e vicini, venduti per ricavare denaro da donare alla scuola di italiano per migranti della mia città, ceduti alla biblioteca pubblica. Azione liberante e virtuoso, lo raccomando a tutti. ;)))
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Ninin, come ti capisco! Tu hai anche unito un obiettivo di solidarietà importante, complimenti!!!
bocec
Io faccio book crossing. Ho una casa piccola, stipatissima di roba. Non sono un buon esempio per il decluttering, ma coi libri ci riesco. Se sono messi bene, nuovi, li infilo nella buchetta per la restituzione libraria della biblioteca, altre volte li ho proprio lasciati in esercizi commerciali, bar, treni… Quando un libro é letto, lo lascio andare. Se qualcun altro lo legge, sono contenta. Difficilmente leggo 2 volte lo stesso libro. Proposi anche alla scuola materna di mia figlia il book crossing dei libri dei bimbi fatto dai bimbi, ma la mia proposta non passó perché molti genitori si dichiararono contrari a “lasciare andare” i propri libri.
yericeturdaneta
Ciao a tutte! Sono cresciuta con una mamma super Declutering. E devo dire che c’è l’ho nel sangue! Mi stressa il troppo!!!amo gli spazi ampi, ma devo dire che essendo donna e la malattia di comprare c’è l’ho avuta anche io, da un anno ad ora ho cambiato completamente modo di fare shopping compro meglio cioè di qualità e moooolto poco! E devo dire che mi piace tutto il mio armadio mi vesto più in fretta e non ho più detto la frase “non ho niente da mettermi” la cosa più bella del mio Declutering personale e di casa? E che poco fa l’ho fatto anche con i trucchi, adesso anzi che mille schifezze in una mega pochette,ho una pochettina che mi porto da per tutto e che dentro ci sono le 3 cose di cui ho veramente bisogno!
chiara
Mi ha molto colpito il tuo post… perchè anche io stavo pensando di fare spazio nella libreria… anzichè comprarne una nuova (per contenere i libri della bimba che aumentano – per fortuna – ) staov pensando di “eliminare” quelli che sicuramente non leggerò mai o mai più… quelli che sono doppi, quelli che sono ormai troppo datati (come i libri dell’università)… e parte IBS-IL Libraccio (che peraltro ce l’ho proprio sotto l’ufficio) ieri ho chiesto alla biblioteca comunale se accettano libri. Mi hanno risposto di sì, in piccole quantità e in buono stato e solo romanzi o saggi. Anche libri per bambini e qualche gioco (per esempio ho dei puzzle molto semplici in legno che ormai sono troppo facili per la mia bimba 4enne) possono essere donati alla biblioteca comunale, in numero esiguo… Mi sembra una cosa ottima anche perchè così, se ne sentiamo nostalgia, possiamo sempre andare in biblitoeca e prenderlo in prestito!! 🙂
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Chiara, donare i libri alla biblioteca è una soluzione ottima, per tutti!