Si comincia con piccole bugie, dette in buona fede, allo scopo di convincere i bambini ad assaggiare alimenti che altrimenti sarebbero rifiutati.
Poi si passa a sentirsi obbligati a nascondere per forza tutte le verdure, alle pseudo spiegazioni scientifiche (gli spinaci che darebbero forza…) e ci si ritrova, senza neanche rendersene conto, ad avere impostato tutta l’educazione alimentare di casa sulle bugie e sulla manipolazione.
Per fortuna esiste un’altra strada, non solo più efficace ma anche più rispettosa dell’intelligenza dei nostri piccoli commensali.
Uno degli articoli che preferisco nel Manifesto dei diritti alimentari dei bambini è appunto quello sulla verità:
IL DIRITTO A INFORMAZIONI VERITIERE SUL CIBO
sia da parte della famiglia,
sia da parte delle aziende che producono o distribuiscono alimenti destinati ai bambini
I rifiuti nascono soprattutto da una naturale diffidenza verso quello che non si conosce, che spesso emerge tra i tre e i quattro anni, quando il bambino diventa più consapevole del mondo che lo circonda.
In questa fase servono soprattutto occasioni per esplorare e conoscere, per fare e quindi comprendere: cucinare insieme, coltivare, visitare le fattorie, usare utensili, giocare al lavandino con gli alimenti inventando storie (mamma carota e le sue carotine vanno al mare…)., tutte esperienze utili a rendere l’ignoto più famigliare.
In questo modo, a poco a poco, il bambino svilupperà un atteggiamento più attivo verso il pasto (cioè non sentirà di doverlo solo subire) e prima o poi l’assaggio arriverà.
Nascondere le verdure è certamente utile quando il rifiuto è radicale, ma ricordiamoci che questo non basta a fare sì che i bambini apprezzino le verdure: polpette e ravioli insegnano ad amare la pasta e i cibi croccanti, non gli ortaggi.
Se i nostri piccoli commensali gradiscono questi alimenti, prepariamoli insieme. E magari, mentre siamo a tavola, raccontiamo le storie meravigliose di cui il mondo del cibo è ricchissimo, per esempio le vicende avventurose che portarono sulle nostre tavole alimenti esotici come il pomodoro e la patata.
A questo proposito vi consiglio il bellissimo libro Il pentolino magico, di Massimo Montanari, con i disegni di Emanuele Luzzati.
P.S. Vorrei infine ricordare che non tutti i rifiuti nascono da “problemi col cibo”. A volte dobbiamo spostare lo sguardo sul clima famigliare. In ogni caso i bambini non vanno mai colpevolizzati per questi comportamenti. Il messaggio migliore sarà sempre positivo: “Non preoccuparti, crescendo si cambia. Vedrai che, a mano a mano che diventi grande, riuscirai ad assaggiare tutto… e ti piacerà un sacco!”
foto credit: Patricia Mellin
la maggiolina
Totalmente d’accordo! Rispettiamo l’intelligenza dei nostri figli!!!
Raffaella-mamma (quasi) green
sono d’accordo, spesso sottovalutiamo l’intelligenza dei bambini!
naturalentamente
Quando mi trovo di fronte ai rifiuti dei miei bambini di fronte ad un piatto per il quale mi sono impegnata tanto, il senso di impotenza e di sconforto mi assale. E la voglia di “imbrogliare” affiora, crudele. 😉
Ma resisto e seguo la linea del rispetto e dell’ascolto sempre e comunque, anche a tavola. Noi siamo tutti vegani, quindi i piccoletti sono abituati a vedersi nel piatto ogni tipo di vegetale, preferibilemnte nella forma più vicina a quella data dalla Natura, meno elaborata possibile. Ma le loro fasi di apprezzamento dei vari alimenti sono imprevedibili e spiazzanti! Fino a ieri la zucca gialla era per lo gnomo La Prelibatezza in assoluto, oggi non vuole nemmeno sentirla nominare e venera fave e cardi con religiosa devozione. La piccola guerriera di casa, fruttariana per vocazione, rifiuta irrimediabilmente tutto ciò che è frullato e cremoso: e pensare che amo così tanto fare le vellutate con quel che ci offre l’orto. Vabè, pazienza. Forse facendole usare il minipimer potrei portarla sulla mia sponda! 😛
Raffaella-mamma (quasi) green
Anch’io sto fluttuando tra i cambiamenti improvvisi della mia bimba, che improvvisamente ama la barbabietola ed esclude altre pietanze che prima erano dei “must”! In fondo la capisco…cambiare è bello!!!!
Eugenia
La mia bimba di 3 anni adora mangiare! Si mangiare tutto! Frutta, verdura e pesce, é anche molto curiosa e vuole sempre provare se a tavola cé qualcosa di nuovo, ma il “problema” é con la carne bianca o rossa, non ne vuole sapere niente, anche se il rifiuto é solo a casa, con mamma e papa, a scuola mangia tutto e anche dalla nonna!! Forse dovrei cercare delle ricette piu atraenti per lei, o forse solo devo aspettare un po senza forzarla.
Raffaella-mamma (quasi) green
Beh, in fondo se mangia tutto il resto, compreso il pesce e magari i legumi, non è necessario che mangi carne!