Lo scorso weekend ho avuto la possibilità di partecipare, con la mia bimba, ad un incontro molto utile ed interessante, organizzato da Duracell. Il tema della giornata era “come dare una seconda vita alle pile” (#secondlife).
Ho scoperto alcuni dati che mi hanno molto colpita e che vi riporto, perché insieme possiamo “aggiustare il tiro” e ridurre il nostro costo ambientale (e magari risparmiare un po’ di soldi):
- in media, nelle nostre case, circa 6,5 dispositivi funzionano a pile (il più comune è il telecomando per la TV, presente nel 92% delle case, seguono l’orologio a muro e la sveglia (84%)
- ogni anno utilizziamo 8 pile a testa (450 milioni di pile, pari a 18.500 tonnellate di prodotto)
- di queste, solo 2 vengono riciclate correttamente (il 25%)
- le pile vengono buttate quando al loro interno hanno ancora disponibile il 41% della loro energia iniziale: l’energia residua equivale a circa 1.800.000 kWh: quanto serve per mantenere in funzione 20.000 automobili di potenza media (88kWh/120CV) per un’ora. Oppure per alimentare a pieno regime circa 600.000 abitazioni per un’ora!
Quindi:
- non ricicliamo abbastanza pile (ne mancano 6 all’appello!)
- di ogni pila utilizziamo poco più della metà dell’energia disponibile
Uno spreco enorme e un impatto da ridurre al più presto.
Cosa possiamo fare
- quando un dispositivo si ferma perché “ha le pile scariche”, ricordiamo di verificare quanto sono scariche. Possiamo farlo con un tester casalingo, ma alcuni modelli di pile hanno già il tester a vista
- se le pile sono completamente esauste, dobbiamo riciclarle correttamente, conferendole ad uno dei tanti punti di raccolta (es. supermercati) che possiamo trovare anche in questa mappa
- se invece sono ancora mezze cariche possiamo far funzionare un apparecchio che ha un tasso di assorbimento energetico minore, come un telecomando o una sveglia.
Ricordiamoci anche di:
- cercare di ridurre il numero di dispositivi che funzionano a pile (es. giochi a pile)
- scegliere il più possibile pile ricaricabili
Come sempre è importante che l’educazione ambientale cominci da piccoli, soprattutto adesso che i nostri figli stanno crescendo con attorno tanta tecnologia. Insegniamo loro a fare il giusto utilizzo delle pile per dare una “seconda vita” alle pile.
Grazie a Duracell per questa importante campagna ambientale.
carlo sidoli
vale la stessa cosa per le batterie delle auto elettriche che vengono dismesse quando hanno perso il 20% dell’energia originaria. Possono (e vengono) utilizzate negli impianti “tampone”. Ma molti non lo sanno e temono che ci siano grandi scarti dalle EV