I bambini sono molto sensibili ai temi dell’ecologia: imparano in fretta i comportamenti virtuosi, se li ricordano e soprattutto li rammentano ai grandi (chi di noi non è mai stato “sgridato” dai propri bimbi?).
Quando cucino con i bambini, cerco di trasmettere l’idea che cibo, acqua ed energia (le tre risorse che ci permettono di cucinare) sono beni preziosi. Naturalmente evito le paternali. Preferisco comunicare attraverso il “piacere del fare”. Ecco, per esempio, come prepariamo le verdure.
Lavare
In una ciotola capiente mettiamo a bagno la verdura con acqua e bicarbonato (un cucchiaio di bicarbonato per 1 l d’acqua). A meno che la verdura da lavare non sia tantissima, il lavandino è un contenitore troppo grande; si spreca troppa acqua. La verdura va lasciata a bagno per almeno 5 minuti affinché il bicarbonato elimini bene le impurità. Poi basta un brevissimo risciacquo. Queste sono tutte operazioni che i bambini possono fare in autonomia.
Pulire
Cerchiamo di scartare il meno possibile. Ricordiamo che le parti più esterne e coriacee di molti vegetali permettono di preparare ottimi brodi e passati di verdura. Visto che abbiamo già lavato tutto, non resta che mettere da parte gli scarti e surgelarli.
Tagliare
Teniamo conto del fatto che più i pezzi sono grandi, più lunghi saranno i tempi di cottura. Naturalmente non sempre vogliamo ridurre tutto a piccoli coriandoli, quindi possiamo divertirci a fare anche fette sottili e bastoncini. I bambini possono usare il coltello o le forbici. E non dimentichiamo la bontà delle verdure crude!
Cuocere
Penso che i bambini non debbano stare ai fornelli fino a quando non siano alti abbastanza da avere il viso molto lontano da fuochi e stoviglie (almeno 7/8 anni). Prima, possono sistemare gli ingredienti a freddo nelle pentole, nelle padelle e nelle teglie. Un esempio? La cottura a vapore: possono essere loro a mettere l’acqua sul fondo della pentola, inserire il cestello, disporre le verdure (tagliate a piccoli pezzi) e infine sistemare il coperchio.
A fuoco spento
Quando cuociamo le verdure, in molti casi è possibile spegnere il fuoco 10 minuti prima che il piatto sia cotto: nelle stoviglie chiuse con un coperchio della giusta misura oppure nel forno con lo sportello chiuso, il calore si mantiene a lungo e la cottura può proseguire senza bisogno di consumare energia. Questa è l’occasione per insegnare ai bambini a non toccare il forno e le stoviglie senza le presine, anche se vedono che è tutto spento: si potrebbero scottare.
A tavola
Per ridurre gli scarti al momento del pasto, mettiamo in tavola il piatto di portata e serviamo il cibo un poco alla volta, senza mai riempire i piatti. I bambini mangeranno più volentieri (si sentiranno meno forzati a “finire tutto” e si divertiranno a prendere il bis).
E gli avanzi?
Ecco l’ultima lezione per i nostri piccoli aiutanti: come sanno bene i grandi chef, l’avanzo non è uno scarto, è una risorsa. Per trasmettere questo concetto, evitiamo di presentare in tavola, il giorno dopo, le verdure riscaldate. Piuttosto, mettiamole nell’impasto delle polpette o usiamole per condire un piatto di riso saltato, per arricchire un sugo o per decorare la pizza!
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