Idee e ricette per famiglie (quasi) green

Quando i grandi insegnano ai bambini a odiare le verdure

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Sembra impossibile, ma proprio mentre cerchiamo di educare i bambini a un’alimentazione semplice e sana, talvolta usiamo espressioni e adottiamo comportamenti contraddittori e inefficaci, che scatenano rifiuti ancora più netti. Se i nostri bimbi detestano le verdure, è possibile che, in assoluta buona fede, ci capiti di scivolare in almeno una di queste dodici trappole.

Acquistiamo verdure che non sono davvero buone?

E’ capitato a tutti di comprare pomodori senza sapore, zucchine amarognole, finocchi con uno strano retrogusto di medicinale. Quando offriamo la verdura ai bambini, assaggiamola e assicuriamoci che sia buona davvero ed evitiamo di acquistare prodotti fuori stagione, che sono solo belli, ma non buoni.

Consideriamo la verdura un “contorno”?

La verdura va valorizzata diventando protagonista dei piatti. Se la chiamiamo “contorno” (e come tale la serviamo) è come se dicessimo che è meno importante degli altri alimenti.

Nascondiamo, friggiamo, passiamo, condiamo tanto?

Se cerchiamo di dissimulare la presenza della verdura o di renderla più appetibile attraverso la frittura o il ricorso a condimenti molto ricchi (per esempio tanto formaggio), il nostro comportamento conferma al bambino la sua sensazione: la verdura è davvero una cosa di cui diffidare e che deve essere modificata per essere appetibile. Sicuramente questi stratagemmi ogni tanto diventano necessari, ma ricordiamoci che il pinzimonio piace a tutti, specie se lo prepariamo insieme.

Confondiamo disgusto e diffidenza?

Il “non mi piace” ha molti significati e va approfondito per aiutare i bambini a comprendere e decodificare queste resistenze. A volte, per esempio, il rifiuto è solo espressione di timore e diffidenza.

Annusare, cucinare insieme, creare un clima sereno sono tutte strade da percorrere per restituire ai bambini la curiosità e la voglia si scoprire, anche a tavola.

Non riproponiamo piatti precedentemente rifiutati?

I gusti dei bambini cambiano spesso. Ogni volta che rifiutano un piatto, ricordiamo loro che quello che oggi non piace, domani piacerà, perché si diventa grandi anche con la bocca. Riproponiamo poi l’alimento dopo due o tre mesi, senza mai arrenderci.

Parliamo della verdura come se fosse una medicina?

A noi genitori spetta il compito di prenderci cura della salute dei bambini anche attraverso l’alimentazione; a loro spetta quello di imparare attraverso il gioco e la voglia di scoprire e sperimentare. Per questo motivo la verdura non va proposta come un dovere, “perché fa bene”, ma perché è buona, bella, profumata e perché viene dalla natura.

Pensiamo che la verdura possa essere sostituita dalla frutta?

Le verdure non devono mai essere assenti dalla tavola sia perché il nostro corpo ne ha bisogno, sia perché fanno parte della nostra cultura. Cerchiamo di diventare assaggiatori curiosi, sperimentiamo nuove ricette, portiamo a casa ortaggi mai provati prima e raccontiamo ai bambini che dietro ogni alimento c’è una storia, un territorio, tradizioni divertenti…

La portiamo a tavola quando il bambino è già sazio?

Dopo un abbondante piatto di pasta, lo stomaco riesce a fare spazio solo per le golosità. Proviamo, mentre la pasta cuoce, a servire in tavola un po’ di verdura cruda da sgranocchiare.

Pensiamo che alcune verdure non siano adatte ai bambini?

I peperoni no, gli asparagi no, i carciofi no… com’è lungo l’elenco degli alimenti che non abbiamo mai servito ai bambini! O magari ci abbiamo provato, ma con un’espressione talmente dubbiosa…

Non coinvolgiamo i bimbi nella preparazione?

I bambini diffidano di ciò che non conoscono. Per questo motivo lavare insieme la verdura, tagliarla (anche col coltello) e prepararla aiuta a vincere molte resistenze.

Proponiamo alternative più golose?

Se lasciamo ai bambini la libertà di scegliere che cosa mangiare, l’alternativa deve essere un alimento simile, per esempio:

  • carote crude: grattugiate o a bastoncini?
  • insalata di pomodori o di finocchi?
  • zucchine a vapore o al forno?
  • pasta o riso con i piselli?

Ricattiamo?

“Se non mangi le zucchine, niente tv”, “se mangi i piselli, poi ti do il gelatino”: attraverso simili ricatti i bambini imparano che le verdure sono solo un prezzo da pagare per raggiungere uno scopo.

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