La frutta è una componente irrinunciabile della nostra dieta. Ci sono bambini che la mangiano volentieri e altri che vanno aiutati a vincere la diffidenza prima di poterla apprezzare.
Scrolliamoci di dosso la preoccupazione e confidiamo nel fatto che questi alimenti, così colorati e naturalmente dolci, sono talmente gradevoli che, a poco a poco, anche il bambino più riluttante imparerà a mangiarli volentieri.
Quelli che vi propongo qui sotto, quindi, non sono “trucchi”, ma semplici consigli per spianare un po’ la strada.
Appetito
Quando si ha fame, tutto è più buono, quindi relegare la frutta alla fine del pasto non è una buona idea se questo alimento non viene consumato volentieri.
Meglio aggiungere pezzi di frutta alla colazione (per esempio aggiungendoli ai cereali), alla merenda o perfino ai normali piatti salati: le fettine di mela nell’insalata riscuotono sempre grande successo.
E avete mai provato il piacere di tenere in bocca piccoli frutti congelati nelle caldissime giornate estive, serviti magari in un bicchierino da gelato?
Autonomia
Fare da sé, sentirsi indipendenti: è così che il bambino può superare l’atteggiamento di rifiuto che usa per difendersi quando sente che l’alimento gli viene imposto. Imparare a sbucciare la banana e il mandarino, a spremere l’arancia, a tagliare la pera a fettine, a lavare le fragole: la manualità serve più di ogni altra cosa per fare amicizia con il cibo.
Attenzione alle domande
La libertà di scelta va bene, ma formuliamo le domande nel modo giusto. Non chiediamo “vuoi la frutta?”, ma “oggi ci sono nespole e ciliegie, che cosa preferisci?”
Un po’ di allegria
Lasciamo perdere le prediche su quello che va mangiato “perché fa bene” e sfruttiamo la bellezza e la bontà della frutta per portare in tavola il buonumore: macedonie colorate servite in ciotoline graziose, piccole porzioni di pezzi di frutta presentati con fantasia, semplici giochi nei quali si vincono frutti come ciliegie e mirtilli.
I fratelli possono anche fare la gara a chi mangia la mela a morsi ‘scrocchiando’ più forte.
In primavera possiamo provare le “ciliegie in piscina”: presentiamo i frutti (in realtà già lavati) in una ciotola da colazione quasi piena d’acqua. I bambini si divertiranno a lavarle un po’ e inventeranno da soli piccole storie per accompagnare gli assaggi.
Curiosità e avventura
Stimoliamo la curiosità dei bambini tagliando la frutta in modo da esaltarne i colori, le forme e le simmetrie: cerchi e triangoli, bastoncini e mezzelune… proviamo a tagliare una mela a metà in orizzontale per scoprire il “fiore” che contiene al centro o a creare forme unendo i pezzi con gli stuzzicadenti.
Altre idee simpatiche sono anche quella di Civilized Caveman Cooking: i ghiaccioli di kiwi (foto in apertura), oppure la Fruit Art di Alphamom (nella foto qui sotto)
E naturalmente non dimentichiamo le gite a raccogliere la frutta selvatica o negli agriturismi dove è permesso accedere al frutteto… e magari arrampicarsi sugli alberi.
Tanto gusto
Scegliamo con cura la frutta migliore e serviamo ai bambini solo quella buona davvero, dolce e saporita.
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