Trucchi e ricette per recuperare gli avanzi sono utili, ma io sono convinta che il vero obiettivo, per chi vuole essere più eco-friendly, non è quello di riciclare, ma di produrre meno scarti possibile… cosa non facile quando si vive in famiglia e si cerca di adattarsi ai gusti dei bambini, che cambiano spesso. Il mio bidone della spazzatura non è certo vuoto, ma negli ultimi anni ho fatto un po’ di progressi, che sicuramente hanno avuto un effetto positivo sul mio portafoglio, oltre che sull’ambiente. Per esempio…
Il frigorifero
Una volta lo aprivo e prendevo quello che mi andava di mangiare. Dal punto di vista ecologico, era una strategia fallimentare: negli angolini languivano per mesi un limone accartocciato, uno yogurt aperto e dimenticato, una carota molliccia.
Oggi, quando torno a casa dalla spesa, tiro fuori i cassetti degli ortaggi e richiudo il frigo. Li svuoto, se occorre li pulisco e li asciugo bene: è l’occasione per fare mente locale su quello che va consumato prima, che lascio in evidenza. Sistemo allo stesso modo (ispezionando i cibi meno freschi) il resto della spesa. In poche parole: il frigo non va aperto solo per “prendere”, ma per osservare bene, organizzare le scorte e programmare i consumi.
Il pane
A volte lo compro, di solito lo faccio. In ogni caso lo congelo spesso, affettato e conservato nei sacchetti del pane. Il pochissimo pane fresco che avanza lo mangio a colazione, anche se è un po’ duro (mio nonno diceva che rinforza le gengive), oppure lo lascio seccare del tutto e lo macino per fare pangrattato. Sto attenta alla quantità che scongelo, sapendo che se si mangia un primo piatto (pasta, riso…) se ne consuma poco.
Pasta e riso
Per il riso ho una tazza che uso per dosare le quantità; la pasta, invece, la peso sulla bilancia: dosando “a occhio” si rischia sempre di farne più del necessario.
La verdura
Qualsiasi verdura è buona se cotta al forno, anche quella un po’ passata. Basta tagliare tutto a pezzi (meglio ancora se si uniscono verdure diverse), condire con sale e olio e infornare a 200 gradi, girando di tanto in tanto. In alternativa, ortaggi non freschissimi (insalata compresa) possono trasformarsi in ottime zuppe, che alcuni bambini preferiscono mangiare col riso.
La frutta
Se ne ho comprata troppa, la macedonia invoglia tutti a mangiarne di più. In alternativa, la cuocio con un poco di zucchero e faccio piccole quantità di marmellata da mangiare sul pane a colazione o da aggiungere allo yogurt bianco. La frutta a pezzi può arricchire una torta, quella secca è perfetta per i biscotti e i cereali da colazione.
Il latte
Sapevate che si può congelare (lo stesso vale per panna e burro)? Certo, è una soluzione estrema, ma utile se, per esempio, dovete assentarvi a lungo, per esempio se andate via per il weekend. Talvolta lo uso per cuocere il riso (1 lt per 300g di riso): a me riso e latte piace nella versione dolce, con zucchero di canna (circa 5 cucchiai), scorza di limone e vaniglia. Mescolando spesso, lo cuocio finché scuoce e assume una consistenza “budinosa”. Lo lascio raffreddare e poi lo mette in frigo: è un’ottima merenda… o una base perfetta per fare una torta di riso.
Riso e farina
Le confezioni aperte le metto sempre nei contenitori a chiusura ermetica. Lo stesso faccio con tè e tisane. Periodicamente controllo le scadenze.
Imballaggi
Il grosso degli scarti, in cucina, è dato dalle confezioni. Io evito il più possibile i cibi venduti in confezioni piccole o con tanti imballi, plastica, poi cartone… Evito anche le confezioni con materiali misti, difficilmente riciclabili. E per questo motivo non vedo l’ora che si diffondano anche in Italia i negozi che vendono solo prodotti sfusi.
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