- 35shares
- 35
Avete mai cucinato “per finta” con i vostri bambini? Avete mai preparato una torta di sabbia e sassi, una minestra di foglie e bastoncini, i biscotti con la pasta modellabile?
Quando mio figlio era piccolo ricordo di avere organizzato con lui centinaia di feste di compleanno per i pupazzi, con tanto di tavolino apparecchiato, posate, piattini e candeline da spegnere.
Proprio ripensando a quei momenti, col passare del tempo mi sono appassionata al tema del “fare finta” o meglio, come direbbero gli educatori, del gioco simbolico. Così ho cominciato a costruire cucine di cartone e torte di pannolenci, pizze di carta e tagliatelle di stoffa: tanti materiali che alla fine sono diventati un libro, che ho realizzato insieme a Emanuela Bussolati e che esce in libreria proprio in questi giorni.
Cos’è il gioco simbolico?
I bambini passano molto tempo a osservare e imitare i nostri gesti quotidiani e intuiscono presto che “cucinare” non significa soltanto “trasformare ingredienti”. In cucina ci sono il piacere del fare, la possibilità di inventare, l’amore con cui ci si prende cura degli altri, la sapienza nell’uso di utensili e ingredienti: tante attività e tanti stimoli che colpiscono la mente e il cuore dei più piccoli e fanno loro venire voglia di imitarci.
ll loro “faccio io” oppure “posso aiutarti?”, se ci pensiamo bene, significa “voglio essere come te” o “voglio proprio vedere se anch’io sono capace di fare quella cosa che fai tu”. C’è tanto coraggio in quei primi e maldestri tentativi, perché il rischio del fallimento è sempre dietro l’angolo.
Se lasciamo momentaneamente da parte il cibo vero e quindi la possibilità di mangiare (e la preoccupazione per i nuovi sapori), ecco che si aprono tante nuove opportunità di gioco: possiamo invitare le bambole a un picnic sul tappeto o aprire una bancarella di frutta e verdura (di cartone), diventare chef di un ristorante per fate e pirati o fare finta di essere mamme e papà che preparano un pasto ai loro bambini.
Possiamo, in altre parole, entrare e uscire dal mondo dei grandi e da quello delle favole, osservando i nostri cuccioli alle prese con tanti ruoli diversi.
In questo gioco meraviglioso non c’è bisogno di avere tanta fantasia. Le ricette non richiedono lunghe spiegazioni: basta una spugnetta da cucina ed ecco in padella una bella porzione di pesce azzurro! Per far procedere, poi, il gioco è sufficiente fare qualche domanda: “e io chi ero?”, “cos’altro cucinavamo?”, “chi lo mangiava?”… e tutto scorrerà.
- 35shares
- 35
Lascia un commento