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Ho bevuto il miglior caffè della mia vita. Sapevo che prima o poi avrei bevuto il caffè perfetto, ma non sapevo dove o quando!
La settimana scorsa ho avuto l’opportunità di visitare la sede e lo stabilimento di Caffè Vergnano, a Santena (TO), nell’ambito di un incontro tra l’azienda e un gruppo di mamme blogger (#vergnano4moms).
La giornata è cominciata con il mio caffè perfetto: preparato da un barista d’eccellenza, Damien Burgess (docente Qualificato SCAE livello 1 e 2, Authorised SCAE trainer of Europe) della Vergnano Academy, che prepara caffè da oltre 20 anni e insegna a fare il caffè in giro per il mondo (qui trovate i suoi video tutorial).
Mi spiega che per preparare un ottimo espresso non è sufficiente scegliere un buon caffè. Occorrono anche altre doti: talento, esperienza, cura (ad es. pulizia della macchina) e molto altro. Insomma fare il caffè è un arte. Credo sia per questo che è sempre più difficile bere un buon espresso nei bar: baristi non ci si improvvisa. La carriera è lunga e la competizione fortissima, come dimostrato dalla difficoltà della competizione Best Barista che seleziona i migliori baristi del mondo. Una nota che mi è piaciuta: in Accademia fanno anche esperienze junior con i bambini per decorare il caffè!
Caffè Vergnano, piemontese, è la più antica torrefazione italiana ed è a capitale completamente italiano. L’azienda è guidata dalla famiglia Vergnano da 4 generazioni e attualmente 5 membri della famiglia lavorano in azienda.
Noi abbiamo incontrato Carolina Vergnano, 33 anni, 3 figli piccoli e una grande passione per l’azienda di famiglia e per il caffè. Ci ha spiegato che Caffè Vergnano è un’azienda che cresce puntando tutto sulla sua forza: il connubio tra tradizione e innovazione. Tradizione nella produzione “lenta” e nella cultura (esportano, in 60 paesi, il modo in cui in Italia si vive il caffè), innovazione nella commercializzazione (70 coffee shop nel mondo).
La politica ambientale è un grande asset di Vergnano, su cui stanno lavorando molto. In effetti le certificazioni ambientali non mancano. Carolina Vergnano ci ha spiegato che i pack non centongono alluminio e che stanno lavorando alla riduzione dell’impatto ambientale delle capsule di caffè.
Abbiamo anche avuto la possibilità di visitare lo stabilimento dove si produce il caffè (il profumo era inebriante!) e dove ogni fase del processo è curata con la massima cura e attenzione. Lo stabilimento ha una enorme vetrata trasparente: segno di apertura verso l’esterno.
Non so se mi capiterà ancora di bere il caffè perfetto. Però sono tornata a casa con un consiglio utilissimo di Damien: nella moka mettere acqua tiepida (non fredda), in questo modo il caffè sale prima e non prende sapore di bruciato!
Enjoy your coffee!
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