Thanksgiving con i bambini – Anche se nelle classi multiculturali dei nostri figli i continenti sono tutti ben rappresentati, a scuola è difficile che questo offra lo spunto per un’esplorazione delle tradizioni degli altri paesi. Ed è un peccato, per due motivi.
Da una parte perché è proprio divertente scoprire insieme quali sono le feste che i bambini del mondo amano di più (da Diwali a Sukkot, dal Capodanno cinese a San Patrizio e così via). Dall’altra, perché così come i bambini di origine straniera si sforzano di integrarsi nella realtà italiana, sarebbe bello se anche noi facessimo un passo verso di loro.
Tra pochi giorni in Nord America si celebra Thanksgiving, il giorno del ringraziamento. Il quarto giovedì di novembre si ricorda infatti l’arrivo in America, nel 17° secolo, dei Padri Pellegrini, che dopo un lungo inverno di fame e di stenti riuscirono a sopravvivere grazie all’aiuto dei nativi americani, che insegnarono loro a coltivare e allevare le specie locali.
Thanksgiving è forse una delle feste meno commerciali tra quelle del mondo occidentale, perché la tradizionale riunione famigliare si fa a casa e perché il “dono” che si celebra non è un oggetto o una risorsa, ma una competenza, un’abilità: imparare a procurarsi il cibo da sé.
In questi anni in cui i nostri bambini sono costantemente bombardati da modelli sociali che danno così tanta importanza al possedere oggetti, la storia di Thanksgiving ci ricorda che in questo mondo così difficile da comprendere non servono “cose”, ma strumenti per riuscire a comprendere e a trasformare la realtà.
Se volete parlare di Thanksgiving con i bambini, in Rete trovate facilmente tanti siti che raccontano la vicenda storica nel dettaglio. L’occasione potrà essere utile anche per spiegare (ai più grandicelli) che ogni paese ha i suoi cibi e che i Padri Pellegrini, per sopravvivere, dovettero rinunciare a quelli che avevano portato dall’Europa (sotto forma di semi da coltivare) e imparare a nutrirsi di nuove piante e nuovi animali: il mais e il tacchino.
E noi, quali cibi nuovi siamo disposti a sperimentare per vivere meglio?
Happy Thanksgiving!
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Chiara
Sinceramente non sono d’accordo su quanto indicato nell’articolo.
è corretto si che i bambini a scuola imparino le varie festività delle popolazioni e il loro significato, come anche a scuola dovrebbero celebrare la Festa del Natale, con il suo vero significato.
Quello con cui sono d’accordo è quanto scrivi che dovremmo celebrare assieme con i bambini la festa del Ringraziamento, non fa parte della nostra Cultura e non vedo la necessità di celebrarla. Inoltre anche questa è diventata una festa consumistica perchè esiste il Black Friday.
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Chiara,
il post non sostiene che dobbiamo celebrare Thanksgiving ma suggerisce perché vale la pena farlo conoscere, spiegando ai bambini cosa significa. Il concetto di ringraziare è un valore in tutte le culture.
A presto!
Raffaella