Ho letto questo interessante e sincero articolo sul Washington Post. Mette in evidenza un problema che abbiamo tutti (e di cui vi ho già parlato qui). L’ho tradotto (e sintetizzato) per vostra lettura.
Forse ho un problema. Non posso aspirare i pezzi di Lego. Beh, certo, potrei (facendo finta di non sentire il rumore dei pezzi di plastica!). Invece li prendo e li metto a posto. Mio figlio non si accorge nemmeno se manca un pezzo di Lego. Ma, io, io so che fa parte di un certo set e che il tutto è probabilmente costato un bel po’ di soldi.
Amo l’ordine e sono più felice in una casa pulita. Però ho difficoltà a mantenere la casa pulita quando è traboccante di cose. Quindi cerco sempre di sbarazzarmi di oggetti inutili e in eccesso, soprattutto quando si tratta di oggetti che i miei figli lasciano regolarmente sul pavimento.
Ecco il dilemma: la mia avversione per il caos urta contro la mia avversione per i rifiuti. Non mi piace l’idea che le cose vengano fabbricate, spedite in tutto il mondo, vendute, comprate e portate in casa mia così che il mio bambino possa giocarci per un’ora per poi buttarlo in una gigantesca e crescente discarica.
“Butta via!”: è esattamente quello che voglio fare, ma quello che desidero ancora di più è impedire che gli oggetti inutili entrino in casa. Ma entrano, più e più e più volte.
Si torna a casa con il premio del dentista, il regalino della festa di compleanno, i favors dei sacchetti di Halloween. Ninnoli che arrivano da amici e famiglia che desiderano portare un regalino ai bambini. Si torna a casa a piene mani dal Carnevale a scuola. Anche Babbo Natale e il coniglietto di Pasqua a volte portano piccoli gadget. E i bambini amano questi piccoli oggetti, per qualche minuto.
Odio sembrare uno di quei tipi che dice sempre “ai miei tempi”, ma quando ero una ragazzina, non ricordo mi fossero date così tante cose, sempre e ovunque. Magari mi davano uno sticker dal dottore, proprio come accade ancora ai miei figli. Ma non ne ricevevo otto.
Uno sticker è più divertente di otto. Uno si attacca con orgoglio sulla maglietta. Otto diventano un mucchio di carta sul pavimento dell’auto.
I regali alle feste erano più semplici. Non c’erano giocattoli acquistati al di fuori di Natale e compleanno, a meno che non li stessi comprando con i miei piccoli risparmi. Quello che ricevevo, lo curavo e custodivo attentamente.
Qual è il mio vero problema con i pezzi Lego sul pavimento? Sì, il disordine (è irritante) ma penso che il vero problema sia che i miei figli non apprezzano le loro cose. A loro non importa se butto via dei gadget, perché sanno che arriva qualcosa di nuovo oppure che c’è molto altro in giro per la stanza (purché non mi vedano buttare via qualcosa, in questo caso: aiuto!).
Non mettono via le loro cose perché ne hanno troppe.
Naturalmente si può anche insegnare ai nostri figli ad esseri generosi, donando i giochi in eccesso, soprattutto prima del prossimo compleanno o di Natale. Ma forse questo diventa un messaggio di organizzazione e decluttering non di generosità. In fondo la prossima tornata di cose luccicanti nuove è in arrivo, e loro lo sanno.
E se, invece di fare decluttering costante, e quindi recluttering con cose nuove, semplicemente facessimo entrare meno cose in casa?
[Sharon Holbrook è una scrittrice che vive a Cleveland, Ohio. La puoi trovare su sharonholbrook.com e su Twitter @216Sharon]
Federica
Quant’è vero… per la Befana ci siamo sentiti dire “soo questoi?!?!?!” e noi tentiamo di fare decluttering e di limitare al massimo l’arrivo di giochi (per i libri facciamo eccezione). adesso abbiamo la scusa che le cose passeranno al fratellino più piccolo per cui si tiene il bello e l’utile in attesa che Enrico cresca ma è difficile… ho organizzato le cose per tema ed in scatoloni colorati ma i gadgets escono da tutte le parti e, anche a me, urta l’idea di dover buttare in discaria cose inutili… accetto suggerimenti!
buon inizio di settimana a tutti/e
gessica
anche a me non piacciono tutti questi giochi, quando ancora ero incinta dicevo: “a me non piacciono quelle camere di bambini piene zeppe di giochi”, ma pur dicendo spesso ai nonni, basta non comprate altri giochi…ogni tanto arriva qualcosa.. poi i compleanni, gli amici che vengono a casa per una cena e portano un pensierino… io ho deciso di essere chiara e dico apertamente non ci regalate giochi!!
Caterina
Tutti i mercoledì quando mio madre passa da noi per prima cosa le bambine guardano nella borsa della nonna per cercare il “regalino”…. Il mio incubo!!! Hanno tanto ma come avete scritto tutte la cosa peggiore sono i gadget che spuntano da ogni dove. Se mi regalano l’ennesima bambola OK, ma tutti quelli oggettini da incubo, sorpresine, premietti, mettono in crisi anche me perché effettivamente non li voglio in casa ma non li voglio nemmeno in discarica. Purtroppo la maggior parte delle persone si sente in dovere di dare sempre qualcosa ai bimbi e sempre troppo. Io personalmente evito tutti questi regalini, ai compleanni mia figlia porta qualcosa fatto da lei e lo trovo sicuramente più sincero di una cosa comprata. Facciamo disegni o braccialetti oppure biscotti e a volte una piantina. Mi auguro, o forse mi illuso, che a forza di non fare regali anche gli altri smettano di farli a noi! Cmq per “lo smaltimento” degli oggetti indesiderati io cerco sempre di regalare o passare avanti… Ci molti gruppi su facebook… Ho regalato parecchie cose e io stessa ho ricevuto un paio di scarpine quando ci servivano. È anche questo un buon sistema per non comprare nuovo e dare magari nuova vita agli oggetti, valorizzarli. Ed è pure educativo, non solo per i bambini… O mamma quanto mi sono dilungata!!!!!
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Caterina, grazie per il tuo commento così sincero e ricco di spunti. Sai che non conosco gruppi di Facebook dove posso regalare qualcosa? Se vuoi me ne puoi segnalare uno che funziona bene? grazie mille!
Caterina
Si chiamano “Te lo regalo se vieni a prenderlo – Nome città o regione”. E’ un sistema carino, io ho regalato un seggiolino, dei libri, uno stendino per i panni e un gioco… di tutto e di più. E come ho scritto prima in una occasione ci siamo aggiudicate delle belle scarpe rosa con tanto di luci usate dalla proprietaria una sola volta e la mia bimba le adora. Rapporti di buon vicinato (che oggi non ci sono più) in versione un po’ allargata!
Raffaella-mamma (quasi) green
GRAZIE!
Wippi
Ciao a tutte!
Mi sento decisamente fuori dal coro, e per questo vorrei portarvi la mia testimonianza…mia figlia non ha molti giochi, non ne ha mai avuti molti. Ho sempre cercato di comprarle qualcosa ragionando prima, e cioè valutandone l’effettivo bisogno, e seguendo i suoi gusti e preferenze…ad esempio vedendo con che cosa le piace giocare al nido ecc
In piú i nonni abitano lontano e per questo i loro regalini arrivano, ma non sono all’ordine del giorno.
fatto sta che spesso mi capita di sentirmi un pò in colpa, oppure una mamma troppo rigida, soprattutto quando mi confronto con altre mamme o quando andiamo a casa di amichette che hanno giochi di tutti i tipi e mille cianfrusaglie in casa mi rendo conto di come ci sia un abisso tra il nostro vivere ed il loro..
La mia bambina è felice e credo che così possa dare il giusto valore agli oggetti, ma allora perché mi capita di sentirmi in colpa per questo? Forse siamo talmente circondati dal consumismo che ci sembra “sbagliato” non farne parte?
Raffaella-mamma (quasi) green
Wippi è proprio così: il marketing aggressivo gioca anche sui sensi di colpa dei genitori. Incredibile ma vero. Mia figlia adesso ha 6 anni e anch’io sono sempre stata molto selettiva, sono convinta delle mie scelte e vedo adesso i benefici su mia figlia e ne sono felice. Leggi anche qui se hai voglia: https://www.babygreen.it/2014/01/5-motivi-per-avere-pochi-giochi/ ciao!