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Prima o poi l’invito al fast food arriva per tutti, purtroppo. L’occasione può essere una festa di compleanno, un ritrovo tra compagni di classe o addirittura una proposta che parte da altri genitori, convinti di avere avuto un’idea strepitosa.
Come reagire? È meglio accettare, anche se a malincuore, oppure declinare con garbo? Inventare un irrinunciabile impegno precedente o cogliere l’occasione per improvvisare un comizio anti-junk? In effetti gli aspetti da considerare sono tanti e forse per prima cosa conviene prendere tempo e riflettere, evitando le reazioni impulsive: “Ti faccio sapere al più presto.”
Non siamo guastafeste
Ci sono gli adulti che adorano il junk food ma rispettano le opinioni altrui e quelli che invece sfoderano con sarcasmo la solita frase “una volta ogni tanto non fa male a nessuno,” dando del salutista talebano a chiunque non la pensi allo stesso modo. A volte l’invito al fast food ci disturba soprattutto perché ci offende: sentiamo che i nostri valori vengono ignorati o calpestati. Credo che sia utile essere consapevoli di questi sentimenti per reagire con buonsenso.
Il fast food è comunque un’esperienza?
Credo di sì. A questo invito (ricevuto credo due o tre volte in tutto) non ho mai detto di no. Per due motivi.
In primo luogo perché i bambini vogliono sentirsi uguali agli altri finché non sono proprio loro a fare una scelta differente.
In secondo luogo perché credo che i figli vadano accompagnati a vedere le diverse realtà per comprenderle meglio… e nella mia esperienza a poco a poco riescono a fare ottime scelte. Se i nostri bambini sono abituati a mangiare bene, non c’è nulla da temere: quella per il fast food sarà, nella peggiore delle ipotesi, un’infatuazione passeggera, perché alla qualità non si rinuncia.
L’ultima volta che mio figlio andò a mangiare in un fast food aveva dieci anni. Se la spassò e tutto buonissimo. Da quel giorno fissai una piccola regola che ci ha sempre semplificato la vita (ma che sconsiglio di applicare prima degli otto-nove anni). Gli dissi che, essendo ormai grande, era libero di mangiare quello che voleva a patto che leggesse gli ingredienti e si informasse su quello che gli veniva offerto.
In conclusione credo che i fast food non attirino tanto per il cibo che offrono, quanto perché sono un po’ trasgressivi: si mangia con le mani, i cibi sono grassi e salati (o dolcissimi), si resta seduti solo il tempo necessario a consumare il pasto, non ci sono buone maniere da rispettare. Se quindi è delle piccole trasgressioni che abbiamo bisogno ogni tanto, proviamo a concedercele: in fondo l’idea di organizzare una cenetta in cui si mangia tutti con le mani è divertente, no?
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Lolla
Giustissimo! Io a volte mangio al fast food, non ci vedo niente di male (parlo comunque di max 4-5 volte l’anno), mia figlia non ce l’ho mai portata ma se dovesse ricevere un invito o se avesse la curiosità non avrei problemi per una volta. Soprattutto perché ho paura che vietandolo quando sarà più grande tenderàad andarci spesso per “ribellione”.
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Lolla, anch’io a volte temo l’effetto “ribellione”. Per questo motivo cerco di non demonizzare niente, ma cerco di fare scelte di qualità, nella speranza che questo resti nelle sue abitudini! Speriamo!!!
Mamaste
Ma allora non sono l’unicaaaa!!
La grande, prima elem, è stata invitata ad una festa di compleanno nel noto fastfood internazionale (che tristezza, in una città piena di alternative). Bhe, arriva a casa e mi fa: “mi ha detto che festeggia al M. Ma cos’è il M??”
XD
Raffaella-mamma (quasi) green
Come dici tu: ci sono tante alternative, non so perché tanti genitori scelgono di fare il compleanno proprio da Mr. MC!