La buona educazione a tavola non è una questione formale: serve per rendere il pasto un momento gradevole per tutti, per non far passare l’appetito a chi mangia con noi. Buon cibo, buona compagnia e una tavola bella da vedere sono i tre ingredienti chiave per godere del piacere della tavola.
Se non possiamo pretendere che i bimbi riescano subito a stare composti o a tollerare lunghe attese e pranzi formali, dall’altra possiamo insegnare loro, magari giocando un po’ (come mangiano i re e le regine?), a seguire qualche semplice regola, che naturalmente anche noi adulti dovremo impegnarci a rispettare.
Galateo per bambini (e adulti) in 5 passi
Le parole
A tavola ognuno ha il diritto di parlare e di essere ascoltato. Non s’interrompe, ma si lascia anche agli altri il tempo di dire la propria. Gli argomenti devono essere adatti a tutti e non devono escludere nessuno, come accade se gli adulti parlano di problemi di lavoro o di politica.
L’umore dei commensali è importante. La tavola non è il luogo dei musi lunghi, delle sgridate o delle discussioni delicate, che possono sempre essere rimandate di dieci minuti. No anche alle battutine sarcastiche, ma sì all’umorismo. Evitiamo però di ridere se i bambini si comportano “male” (per esempio se fanno rutti o puzzette).
Ci si rivolge agli altri con gentilezza, per esempio per chiedere di passare il sale o per rifiutare un alimento (no alle parole forti come “fa schifo” o alle parolacce).
Ricordiamoci che il cibo è un interessante argomento di conversazione: ogni tanto parliamo dell’origine degli alimenti che abbiamo nel piatto o dei nostri ricordi d’infanzia quando mangiavamo con i nostri genitori i con i nonni.
Quando invitiamo gli amici dei nostri figli, lasciamo che i bambini parlino tra loro e non indaghiamo sul loro rendimento scolastico o sulle regole che vigono nelle famiglie altrui. Soprattutto, non facciamo confronti e non giudichiamo le abitudini alimentari dell’ospite.
Controllo del corpo
Stare composti è difficile: i bambini ci mettono anni ad acquisire una piena consapevolezza delle posizioni che assumono. Evitiamo quindi le sgridate, ma insistiamo con i piccoli richiami, che li aiutano ad accorgersi di quello che stanno facendo.
Ricordiamo loro che si mangia con la bocca chiusa, che non si beve se il boccone è ancora in bocca e che è il bicchiere che sale verso la bocca, non la bocca che scende sul bicchiere. Insistiamo sull’uso corretto delle posate e sulla posizione dei gomiti. La postura corretta permette anche di sporcarsi di meno.
Igiene e bellezza
Una tavola pulita è più bella ma è anche più sana. Proteggiamo questo luogo “speciale” della casa evitando il disordine e cercando sempre di apparecchiare con gusto, anche se con estrema semplicità. Chiediamo ai bambini di aiutare a sparecchiare, non solo ad apparecchiare. Presentiamoci a tavola puliti e in ordine, alziamoci se dobbiamo soffiarci il naso vigorosamente.
Tempi
Quando è pronto, ci si siede a tavola tutti insieme. A poco a poco i bambini possono imparare a stare seduti a tavola per venti minuti, ma finché questo non accade, qualche volta assecondiamo i nostri piccoli commensali con pasti brevi a base di piatti unici. In generale, cerchiamo di evitare le lunghe attese all’inizio del pasto o tra le diverse portate.
Porzioni
Anche se la fame è tanta, i bambini devono imparare a dividere il cibo con gli altri commensali evitando di afferrare furbescamente le porzioni migliori. Se invece hanno poco appetito, meglio ricordare loro di prendere poco cibo alla volta ed eventualmente chiedere il bis, in modo che nulla vada sprecato.
ElenaElle
Aggiungo che anche bambini molto piccoli (dai due anni e mezzo in avanti) posso versarsi da soli l’acqua nel bicchiere se si mette in tavola una caraffa piccola e leggera adatta alle loro mani. Vedo che a loro il gesto di essere autonomi piace davvero tanto!
Altra cosa: proporre varie posate può aiutare i bambini di età diverse a scegliere. Per esempio i miei preferiscono usare il cucchiaino per mangiare i piselli o il cucchiaio grande per il risotto.
Inoltre il coltello (quello che taglia poco, da formaggio per intenderci) è sempre molto richiesto dai bambini che posso cominciare a servirsene fin da piccoli se si servono alimenti abbastanza morbidi da poter essere tagliati senza una vera lama (penso alle patate lesse per esempio, o al polpettone).
Francesca
Mi piace!
Sonia MammadiTommy
Questi “5 passi” sono apprezzabilissimi e…non solo per i bambini 😉