Camminare con i bambini è una delle cose belle che fanno parte dell’essere genitori. Quella di una mamma o un papà che cammina tenendo la mano di suo figlio è un’immagine evocativa, che allude alla fiducia, alla crescita, alla scoperta.
Da camminatrice a passo veloce e convinto mi sono presto resa conto che per passeggiare o camminare con i bambini, soprattutto se sono molto piccoli, servono una gran pazienza e a volte tanto, tanto tempo. Ai bambini non importa che gli adulti abbiano più o meno fretta o che debbano sbrigare cose importanti. Ai bambini piace guardare con calma quell’insetto che sembra una foglia. Tornano indietro per raccogliere quel tappo colorato che hanno visto tra le fughe del marciapiede. Li attrae un rametto strano e pretendono che anche noi ci fermiamo a guardarlo. Quando diventano un po’ più grandi sarà la volta del muretto su cui salire (e da cui fare ovviamente un salto spericolato), la vetrina da scrutare o le righe del marciapiede da calpestare seguendo una cadenza immaginaria.
Conciliare i tempi dei bambini con quelli degli adulti non è facile, e ogni genitore lo sperimenta tutti i giorni.
Camminare con i bambini: la fascia portabebé
Non è meglio facilitarsi la vita? Se pensate che la carrozzina sia fondamentale per fare una passeggiata con un neonato, considerate invece la fascia portabebé. Carrozzina o passeggino nei primi mesi non sono così indispensabili, o almeno non lo sono sempre. Con il bimbo nella fascia avrete le mani libere, potrete tenere comodamente l’ombrello se dovete camminare sotto la pioggia. Il bimbo viene cullato e rassicurato dal contatto fisico, non si è costretti a lottare con le porte dei negozi, con il bagagliaio dell’auto o con gli spazi angusti. La fascia permette libertà di movimento al genitore nel rispetto della corretta posizione del bambino.
Camminare con i bambini che non ne vogliono sapere
Non a tutti i bambini piace camminare e andare dove vogliono i grandi, altri invece amano uscire e fare passeggiate tutti i giorni. Come coinvolgere i più riluttanti, magari in piena fase dei terrible two? Nella mia esperienza ho visto che il bimbo si sente incoraggiato a camminare se è gratificato da un piccolo compito adeguato all’età. Si va a trovare i nonni, un’amica? Il bimbo può essere incaricato di portare un dono: non serve molto, basta un dolcetto, un fiore (e pazienza se si sciuperà nel tragitto) o un suo bellissimo disegno. Se la meta è un negozio, il bimbo potrà tenere la sporta o la lista della spesa. E’ un piccolo incarico che gli farà fare la strada più volentieri e che dà un senso concreto alla passeggiata.
Camminare con i bambini: tecniche di sopravvivenza urbana
Come il cibo, a volte anche il camminare rischia di diventare terreno di una prova di forza, soprattutto se i bimbi sono piccoli. In questi anni di maternità ho sviluppato qualche tecnica di sopravvivenza urbana e non:
- meglio darsi una meta precisa, senza girovagare (per qualche bambino camminare è una faccenda estremamente noiosa)
- mantenere sempre le promesse: se si esce per un gelato, che gelato sia
- un giocattolo o il pupazzo preferito sono indispensabili, o quasi, se il bimbo è molto piccolo
- non pretendere che il bambino ci segua in un giro interminabile di shopping
- camminare è più bello e interessante in compagnia di un altro bimbo
- calze e scarpine di scorta possono cambiare il verso di una giornata se si è lontani da casa, nel caso il bimbo si bagni i piedini per caso o intenzionalmente (succede!)
Camminare con i bambini nella natura
C’è qualcosa di più bello dei bambini alla scoperta di un fiore, di colori e profumi, di un ruscello da sfiorare con le mani o delle conchiglie sul bagnasciuga? Camminare all’aperto con i bambini, magari nella tranquillità della vacanza, è una miniera di novità e di spunti per imparare cose nuove.
Il gusto della scoperta (o della sfida!) può incoraggiare anche il bambino più restio a camminare: l’ho sperimentato esplorando con mio figlio una miniera all’isola d’Elba, visitando una grotta in Provenza o salendo per ore a un rifugio di montagna fino a un’altitudine che mai avremmo pensato. Non poniamo limiti alle loro possibilità. Come spesso succede, i bambini riescono a sorprenderci con le loro risorse inesauribili.
Credits: zanzibar – Suzanne Shahar – Katie – Scott Sherrill-Mix – Philippe Put
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