Quante volte di fronte all’acquisto dei vestiti per bambini ci chiediamo se stiamo facendo la scelta giusta? Dalla nascita di mio figlio mi sono trovata a confrontare la durata di tanti vestiti e il rapporto tra l’uso che ne abbiamo fatto e la spesa sostenuta: alcuni vestiti si sono rivelati ottimi, molto versatili e sono durati tantissimo.
Altri, invece, non sono quasi mai stati indossati perché comprati troppo piccoli o perché si sono rivelati, a un’occhiata più accurata, di pessima qualità.
Una scelta più accurata mi avrebbe senz’altro permesso di spendere meglio e di usare i vestiti più a lungo.
10 cose da ricordare quando si scelgono i vestiti per i bambini
Ecco qualche breve consiglio da tenere presente: dalle tutine dei primi giorni di vita all’abbigliamento che i bimbi useranno alla scuola materna e oltre.
Meglio scegliere vestiti di facile manutenzione. Il bimbo è appena nato e certi abitini sono irresistibili, ma sarà utile tenere presente che seta, pizzi, ricami e ruches prima o poi andranno lavati e, molto probabilmente, stirati. Da neomamma ho sempre diffidato anche dei vestiti per bambini che in base all’etichetta devono essere lavati a mano. Occuparsi di un neonato richiede tante energie, perché sprecarle?
Scegliamo capi che non necessitano di stiratura, per esempio in maglina. Basterà metterli ad asciugare ben distesi sullo stendino o appesi a un appendiabiti in modo da distendere bene le fibre, e seguire questi 15 trucchi per non stirare.
Comprando tessuti di buona qualità è difficile sbagliare perché reggono bene i lavaggi e sono durevoli. I neonati sono in grado di produrre macchie incredibili ma tutine e body di buona qualità affronteranno un gran numero di lavaggi senza risentirne. Anche più avanti, al nido e alla scuola materna, i tessuti saranno messi a dura prova.
Evitiamo le taglie troppo piccole. I neonati nei primi mesi possono crescere molto velocemente, passando da una taglia all’altra anche nell’arco di poche settimane. Comprando taglie troppo “giuste” si rischia di ritrovarsi quasi subito con tutine e body striminziti o di dover tornare al negozio per cambiare l’acquisto. Nel dubbio è meglio comprare la taglia più grande. Una taglia in più per body e tutine è consigliabile anche se decidete di usare i pannolini lavabili in stoffa perché sono leggermente più ingombranti dei pannolini usa-e-getta e tendono a “riempire” di più le tutine.
Preferiamo i tessuti naturali e traspiranti. La pelle dei neonati è molto delicata e sensibile e le fibre naturali come cotone, lino e lana sono sempre la scelta migliore. Se decidete di comprare capi di lana accertatevi che sia morbidissima. Se volete essere assolutamente sicuri che la lana non darà prurito fate indossare al bimbo un capo di cotone o maglina di cotone sotto quello in lana. Gli abiti in cotone (meglio se senza troppe cuciture o lavorazioni che possano creare frizione sulla pelle) sono consigliati dai pediatri in caso di dermatite atopica, una forma di eczema dovuta all’iperreattività della pelle verso alcuni allergeni. Anche il cotone biologico certificato, che viene prodotto ricorrendo a metodi naturali e tinto con sostanze esenti da metalli pesanti, è una scelta indicata in caso di dermatite.
Presto il bimbo inizierà a gattonare e, intorno ai 12-14 mesi circa, a cercare di camminare. In questa fase sarà sempre meglio scegliere indumenti comodi e confortevoli per la libertà di movimento del bambino. I bambini un po’ più grandi si slanciano, si rincorrono, si arrampicano: tutti movimenti che non dovrebbero essere impediti o ostacolati da lacci e risvolti ingombranti o da abbottonature troppo strette. Meglio evitare cinture, nastri o fibbie e preferire l’elastico in vita. Se il bimbo va al nido o alla scuola materna la comodità è fondamentale: terrà gli stessi abiti per diverse ore al giorno, ci giocherà e magari ci farà il sonnellino. Il jeans, per esempio, è un tessuto robusto e versatile ma per i bambini più piccoli potrebbe risultare un po’ rigido.
Controlliamo sempre i dettagli: per esempio verifichiamo che i bottoncini a pressione si aprano e si chiudano facilmente e che allo stesso tempo siano ben fissati al tessuto. I bottoni devono essere ben cuciti (anche per evitare che i bimbi più piccoli possano staccarli e portarli alla bocca), le cuciture non devono presentare interruzioni e non devono fuoriuscire fili.
Se i vestiti saranno indossati anche da un fratellino o da una sorellina sarà meglio scegliere capi “neutri”: non è detto che a tutti i bambini piacciano gli stessi personaggi dei cartoni animati, i dinosauri o le principesse!
Libertà di movimento significa anche… scegliere la libertà di sporcarsi! I vestiti dei neonati e dei bambini si sporcano, tanto e spessissimo. Per me questo non è quasi mai stato un problema: per il nido e la scuola materna ho sempre comprato lo stesso modello di tuta in colori diversi, in modo che blusa e pantaloni fossero intercambiabili e facilmente lavabili insieme in lavatrice senza paura di mescolare i colori. Ho sempre scelto colori complementari (per es. blu e grigio, o blu e verde, o rosso, arancio e e bordeaux) in modo da poter lavare insieme, senza drammi, i capi colorati.
Non occorre comprare grandi quantità di vestiti per bambini: una volta stabilita la nostra routine del bucato sapremo anche di quali capi hanno realmente bisogno i nostri bambini per le loro attività quotidiane, senza bisogno di riempire armadi e cassetti.
Qual è secondo voi il criterio più importante nella scelta dei vestiti per i bambini? Volete aggiungere altri consigli in base alla vostra esperienza?
Immagine: Bessi
Renata Navarro
Ciao, volevo avere anche dei consigli su aziende che usano sostanze esenti da metalli pesanti, tipo Benetton.
Grazie, Renata
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Renata, prova a vedere la campagna Detox di Greenpeace. Stanno lavorando molto su questo tema e con i grandi marchi.