Mia figlia ama camminare e per noi andare a piedi è fondamentale.
Ci piace evitare l’auto. Amiamo la bicicletta, ma andare a piedi è ancora meglio perché mentre camminiamo possiamo parlare, sognare, progettare ma anche stare in silenzio e goderci la natura. A volte ascoltiamo la musica (iPhone in vivavoce).
Viviamo a Milano, la scuola dista circa 30 minuti a piedi, per raggiungerla attraversiamo una zona molto verde e per noi è un momento di gioia e serenità. Assistiamo al cambio delle stagioni, ci congeliamo nei giorni freddi e sudiamo d’estate. Ma siamo felici di farlo e non intendiamo rinunciare.
Entrare a scuola dopo aver camminato 30 minuti per un bambino è un toccasana, e lo è anche per me, che rientro a piedi e in tutto riesco a camminare circa 1 ora. E’ l’unico momento di sport che riesco a fare e me lo tengo stretto!
La nostra è una scelta consapevole che richiede un po’ di organizzazione.
Per riuscire ad andare a scuola a piedi dobbiamo uscire di casa entro le 8.00. Questo significa (per lei) svegliarsi alle 6.50 perché i suoi ritmi mattutini sono molto slow. Inoltre abbiamo bisogno del tempo per fare colazione tutti e tre insieme, seduti e con calma. Io mi alzo molto prima, quando lei si sveglia la colazione è già pronta e io sono già vestita. In genere riusciamo a uscire senza stress.
Vi suggerisco di provare a farlo anche voi: anche quando sembra difficile magari si può escogitare un modo per andare a piedi. Noi abbiamo la fortuna di non avere lo zaino. Lo porta a casa solo nel weekend e il lunedì ci incontriamo con il papà che va a lavorare in bici o in scooter e ci consegna lo zaino davanti alla scuola!
Se siete a Milano potete proporre alla vostra scuola di aderire al bel progetto Siamo Nati per Camminare, per invitare tutti i bambini delle scuole primarie del Comune di Milano ad andare a scuola a piedi, in bici, in skateboard, monopattino o con i mezzi pubblici! Oppure organizzatevi con altre famiglie per creare un piedibus.
Le calze di Carlotta, che vedete nella foto, sono le sue compagne di camminata. Sono 100% in cotone organico e made in Italy. Morbide, calde ed etiche, fanno parte del mondo CORA Happywear.
Francesca
Proprio in questi gg stavo pensando di iniziare ad usare la bici per portare mio figlio alla materna. È davvero vicina, ma la pendenza della strada che è pure a tornanti è davvero da ciclista professionista.
Stavo pensando di pedalare fino all’inizio dei tornanti e di fare il resto a piedi.
Non posso chiedergli al momento di tornare a casa a piedi perchè lo vado a prendere dopo pranzo ed è ko a quell’ora. Ha bisogno di tornare a casa e di fare la nanna.
Certo che si potrebbe iniziare con l’andata.
È un ottimo proposito. Farebbe bene a lui, a me e all’ambiente.
Viviamo a Torino, una città molto bella e affascinante ma anche molto inquinata…a quanto pare più della tua!!!
Se da domani seguissimo tutti il vostro esempio…sarebbe tutta un’altra storia.
Come sempre, se vogliamo che le cose cambino, dovremmo prima iniziare a cambiare noi stessi.
Grazie Raffaella
Maria Gimena Sartore
Io non ho mai avuto la macchina e mi sono sempre organizzata con l’autobus e i mezzi pubblici. Quest’anno però, complice la morte di mio suocero, avrei anche io una macchina a disposizione però, un po’ perché non mi piace guidare, un po’ per abitudine, porto le mie due bimbe a piedi a scuola. La grande va in quarta elementare e prende il pulmino: per arrivare alla fermata impieghiamo venti minuti a piedi, di cui dieci sono da fare in salita; una volta che la lascio, riparto con la piccolina a piedi verso la materna (di solito faccio “tappa” a casa che resta di passaggio e le prendo una bici o un monopattino). Altro quarto d’ora decisamente molto green!
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Maria,
che bella organizzazione! Ora che mia figlia è grande va a scuola da sola e mi mancano moltissimo quelle lunghe camminate del mattino. Goditi ogni attimo! Un abbraccio