Come ormai sapete, io sono un’amante della montagna, in inverno ed in estate.
Per me la montagna non è solo sci, ma molto altro. La montagna ci ha permesso di goderci le vacanze nella natura pur avendo una bambina. Anche quando era piccola non abbiamo mai smesso di camminare.
Ci siamo affidati ad uno zaino portabambini, ma è durato poco, perché Carlotta è presto diventata una grande camminatrice, sia in vacanza che in città.
Non teme la lunga distanza e spesso preferisce camminare anche un’ora in città piuttosto di salire in auto.
Tutto questo è stato possibile grazie a decine di percorsi a misura di bambino che abbiamo sempre privilegiato durante le nostre vacanze in montagna, tra cui quelle in Trentino.
Non ci siamo mai trovati in difficoltà e, grazie ad una comunicazione molto chiara e ben strutturata di segnaletica, uffici turistici e mappe, siamo sempre stati in grado di scegliere il percorso giusto per l’età, le condizioni climatiche e il mood del momento.
Non solo: spesso abbiamo percorso itinerari tematici, pensati proprio per i bambini, con un approccio interattivo e didattico, che è fondamentale per coinvolgere i bambini, dare loro un obiettivo per andare avanti e godere al massimo dell’esperienza nella natura.
Per Carlotta oggi (7 anni) camminare è divertente, è rilassante ed è un’esperienza a cui non rinuncia. Questo permette ai noi genitori di trascorrere le vacanze anche a nostra misura, senza rinunciare al contatto con la natura.
La montagna d’inverno non è solo per gli sciatori. Se preferite camminare, in Trentino ci sono itinerari percorribili anche a piedi, con le ciaspole, magari portando un bob per i bambini, che si potranno godere le prime scivolate.
In questa piccola guida, strutturata in 6 schede, che corrispondono ad altrettante aree geografiche, trovate una selezione di camminate da percorrere in famiglia in inverno in Trentino.
Per approfondire e organizzarsi vi consiglio di visitare il sito del Trentino dedicato alla famiglia.
Trentino con i bambini: passeggiate
[/mp_text] [/mp_span] [/mp_row] [mp_row] [mp_span col=”12″] [mp_tabs padding=”20″ vertical=”false” rotate=”disable”] [mp_tab id=”568e3138c247c” title=”Alpe Cimbra” icon=”none” icon_size=”normal” icon_custom_size=”26″ icon_color=”mp-text-color-olive-garden” icon_custom_color=”#bd4141″ icon_margin_left=”5″ icon_margin_right=”5″ icon_margin_top=”0″ icon_margin_bottom=”0″ active=”false”]Il respiro degli alberi
Il sentiero parte da Lanzino, piccola frazione di Lavarone e si sviluppa interamente su strada forestale con fondo ghiaiato regolare.
Si presta ad essere percorso a piedi o con le ciaspole.
È un itinerario tematico, a carattere permanente, di arte contemporanea nel bosco, uno spazio in cui diversi artisti italiani e stranieri, dal 2001, condividono pensieri ed emozioni in un’esplosione di creazioni che si sposano con le atmosfere in cui sono immerse. L’elemento conduttore delle singole opere è l’albero quale elemento di vita.
Passo dopo passo è possibile scoprire il territorio da posizioni privilegiate, osservare la vicina Vigolana, le Dolomiti di Brenta, la Valle di Centa, la Valsugana e il lago di Caldonazzo.
Il percorso è lungo 2,4 km (da ripetere al ritorno) e il dislivello è di 116 metri.
Pioverna Alta
Per chi desidera affrontare una passeggiata più impegnativa con le ciaspole e con bambini abbastanza grandicelli, il consiglio è di raggiungere Pioverna Alta.
Da Passo Coe, dal rifugio Osteria Coe, si seguono le indicazioni del percorso turistico n. 26 che porta in media salita sui dossi soprastanti il passo fino alla Bocca di Val Orsara, un’ampia sella dalla quale si sale fin sul pianoro di Pioverna Alta. A questo punto, a seconda dell’innevamento, si mantengono o si tolgono le ciaspole in quanto il passaggio, in salita, obbliga a superare alcuni piccoli salti di roccia.
Giunti sull’ampio ripiano di Malga Pioverna Alta il panorama che si apre, a 360° gradi, è ampio e suggestivo: va dal massiccio del Pasubio al monte Maggio, dal monte Finonchio al monte Cornetto, al Becco di Filadonna, agli abitati di Lavarone e Luserna, avendo sullo sfondo il Gruppo del Brenta, l’Adamello e il Carè alto. A questo punto la salita è facile e breve, ben esposta al sole.
Il rientro può essere fatto rifacendo all’incontrario il percorso dell’andata oppure seguendo le segnaletiche direzionali che, subito a valle della malga, sul lato esposto verso Passo Coe, porta rapidamente a valle, in ambiente forestale, fino alla Bocca di Vallorsara, da cui si rientra facilmente a Passo Coe.
Il percorso è lungo 3,5 km (sviluppo circolare), con dislivello di 140 m.
[/mp_tab] [mp_tab id=”568e3138c247d” title=”Val di Fassa” icon=”none” icon_size=”normal” icon_custom_size=”27″ icon_color=”mp-text-color-olive-garden” icon_custom_color=”#000000″ icon_margin_left=”5″ icon_margin_right=”5″ icon_margin_top=”0″ icon_margin_bottom=”0″ active=”false”]Il sentiero delle leggende
Il famoso Sentiero delle leggende estivo può essere percorso (condizioni della neve permettendo) anche d’inverno, meglio in compagnia di una guida che conosce il percorso.
L’itinerario si può compiere sia a piedi, sia con le ciaspole (molto divertente anche per i bambini più grandicelli) partendo dal Ciampedìe, che si raggiunge con la funivia da Vigo, e da lì si parte per raggiungere il Rifugio Gardeccia.
Per una sosta golosa c’è la Baita Checco (all’arrivo della funivia) o lo stesso Rifugio Gardeccia.
Da Passo S. Pellegrino al Rifugio Fuciade
Un’altra semplice passeggiata adatta a tutti è quella che da Passo San Pellegrino porta a Fuciade: 45 minuti quasi tutti in falsopiano.
Muniti di bob o slittino si possono far scivolare lungo tutto il percorso i bambini più piccoli, che così trovano motivo di gioco e divertimento durante il percorso.
Al termine della passeggiata: goloso pasto o merenda al Rifugio Fuciade. Si rientra per lo stesso itinerario, volendo anche romanticamente con la carrozza trainata dai cavalli!
[/mp_tab] [mp_tab id=”568e343ff16ae” title=”Paganella” icon=”none” icon_size=”normal” icon_custom_size=”27″ icon_color=”mp-text-color-olive-garden” icon_custom_color=”#000000″ icon_margin_left=”15″ icon_margin_right=”5″ icon_margin_top=”0″ icon_margin_bottom=”0″ active=”false”]Passeggiata alla “Tana dell’Ermellino”
Una passeggiata facile e pianeggiante che costeggia il lago carsico di Andalo e giunge alla Tana dell’Ermellino, una bella baita dove gustare ottime merende, pranzi o cene. Nel giardino della Baita, ci sono alcuni giochi per bambini e spesso si possono ammirare i bellissimi cavalli con le slitte che fanno spola tra Andalo e località Priori.
Il tempo di percorrenza andata e ritorno è di 1 ora e 30 minuti. Percorribile anche con passeggini, bob o slittino. 30 m di dislivello in salita. Si parte dal maneggio di Andalo.
Giro tra i rifugi nel Parco Naturale Adamello Brenta
Partendo da Andalo o Molveno si possono raggiungere i rifugi più bassi del gruppo Brenta, come Casina Bruniol (1177 mslm) o La Montanara (1514 mslm) immersi in un ambiente incantevole e tranquillo, nel Parco Naturale Adamello Brenta, dove non sarà difficile incontrare scoiattoli, caprioli, cervi e altri animali che popolano l’area protetta.
Nel primo caso la passeggiata è alla portata di tutti, con un dislivello minimo. Chi desiderasse però faticare un po’ di più può raggiungere anche il secondo rifugio, per godere di una vista spettacolare sulle Dolomiti! Nel giardino della Montanara i bimbi possono trovare una piccola teleferica e un altalena.
Per arrivare a Casina Bruniol il tempo di percorrenza a/r è di 2 ore e 50 minuti, con dislivello di 150 m. Invece per Montanara il tempo di percorrenza a/r è di 4 ore e 50 minuti e il dislivello è di 450m.
[/mp_tab] [mp_tab id=”568e376e142c9″ title=”Val di Fiemme” icon=”none” icon_size=”custom” icon_custom_size=”27″ icon_color=”mp-text-color-olive-garden” icon_custom_color=”#000000″ icon_margin_left=”5″ icon_margin_right=”5″ icon_margin_top=”0″ icon_margin_bottom=”0″ active=”false”]Malga Ora
Breve passeggiata che da Passo Lavazé, passando per Malga Varenaporta a Malga Ora, attraversa pascoli e fitti boschi di conifere che si distendono ai piedi del corno Boanco.
Sentiero battuto pressoché pianeggiante. Livello facile; durata 1 ora circa; altitudine 1850 mt
Latemar: La Foresta dei Draghi
“Ciao, sono il drago Kromos! Vuoi scoprire i miei poteri? Vola fra le mie ali nella Foresta dei Draghi! Si tratta di un sentiero battuto all’arrivo della telecabina Predazzo-Gardoné, nel paesaggio fiabesco del Latemar, al cospetto di vette riconosciute dall’Unesco “Patrimonio Naturale dell’Umanità”. Escursione facile, durata 30 minuti circa
Monte Spolverino
Tramite questo percorso su sentiero battuto, potrete godere di un paesaggio mozzafiato dei gruppi montuosi delle Dolomiti di Brenta, Adamello-Presanella e Ortles-Cevedale.
Partendo da Folgarida si sale in quota in telecabina fino al Malghet Aut e con una passeggiata di circa 50 minuti arriverete alla stazione a monte della telecabina “Daolasa-Val Mastellina”. Qui potrete premiare le vostre fatiche con l’ottimo cibo presso il Rifugio Solander o il Rifugio Val Mastellina.
Da Ortise’ a Malga Stabli
Una volta arrivati al piccolo paese di Ortisè a quota 1.479 m in alta Val di Sole, potete lasciare l’auto e seguire le indicazioni per raggiungere Malga Stabli. In passato veniva usata dagli abitanti del paese per il pascolo del loro bestiame durante il periodo estivo ed ora, ad anni di distanza, la stalla è stata completamente ristrutturata e trasformata in ristorante tipico.
Il percorso di circa 2 km con un dislivello di 330 metri vi consentirà di raggiungere in meno di un’ora un luogo davvero incantevole, dal quale potrete godere una vista su tutta la Val di Sole. I gestori, inoltre, offrono anche servizio di trasporto su richiesta.
[/mp_tab] [mp_tab id=”568e3a7a14369″ title=”Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena” icon=”none” icon_size=”normal” icon_custom_size=”27″ icon_color=”mp-text-color-green-grass” icon_custom_color=”#000000″ icon_margin_left=”5″ icon_margin_right=”5″ icon_margin_top=”0″ icon_margin_bottom=”0″ active=”false”]Malga Ritorto
E’ raggiungibile partendo dal Ristorante Patascoss dove potete lasciare la macchina e da lì attraversare con attenzione la pista da sci e poi imboccare il sentiero che conduce alla malga.
In alternativa potete portarvi in quota con l’impianto Colarin che parte dal centro, zona Campiglio sud, raggiungere la località Patascoss. Il sentiero si addentra nel bosco, dove sarete avvolti dal profumo degli abeti.
Il consiglio è di portare un bob o una slitta, così la passeggiata sarà più agevole per i bambini. Una volta arrivati a Malga Ritorto rimarrete incantanti davanti allo scenario delle Dolomiti di Brenta che gusterete seduti davanti a un piatto fumante di polenta.
Vaglianella
Per chi desidera affrontare una passeggiata più impegnativa con le ciaspole e con bambini abbastanza grandicelli, c’è un giro ad anello nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta.
Da Campo Carlo Magno scendete verso Dimaro fino a raggiungere il Centro del Fondo dove lasciate l’auto. Seguite l’itinerario segnalato, facendo attenzione alle piste per lo sci nordico. Dopo una prima parte ondulata che porta alla Malga Mondifrà, ci si inoltra nel bosco. Si sale con facilità il crinale a sinistra fino a raggiungere Malga Vaglianella in circa 30 minuti. Dalla Malga, dove potete fare una sosta per il pranzo (non dimenticate di portarvi il pranzo al sacco e una thermos con una bevanda calda), rientrate facendo un giro ad anello, prendendo in discesa il Tovo di Vagliana dove, al suo termine, incontrerete di nuovo la pista per lo sci nordico e il Centro Fondo.
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Luigia
Bello il Trentino!
Ci andiamo sempre anche noi quando riusciamo, in Paganella o Val di Sole.
Bel post!
Arianna
Noi abbiamo due bimbi piccoli di 4 e 2 anni e questa estate la Val di Fassa è stata una meta fantastica per noi genitori (paesaggi stupendi, camminate stimolante) e per i bimbi che ci hanno veramente stupito in tenacia e resistenza a lunghe camminate! Per il piccolo passeggino trekking (noleggiato) e per la “grande” le gambe!!!
Raffaella-mamma (quasi) green
E’ proprio vero, riescono sempre a stupirci…dobbiamo solo dare loro l’opportunità di farlo!