Conoscere profondamente il metodo Montessori non è cosa banale. Le educatrici della scuola di mia figlia mi sorprendono sempre per la loro conoscenza, per il loro approccio e per il loro modo di applicare così profondamente e positivamente le indicazioni lasciate da Maria Montessori.
Io inseguo, cerco di capire, leggo e approfondisco, ma non sempre riesco a capire tutta la parte didattica, che si svolge essenzialmente in aula (non abbiamo compiti). Quello che vedo è che mia figlia impara con gioia ed entusiasmo, ama la scuola e capisce a fondo i concetti.
Ci sono diversi letture consigliate a chi vuole conoscere il metodo Montessori:
- Libertà e amore. L’approccio montessoriano per un’educazione secondo natura (Elena Balsamo)
- Il bambino in famiglia (Garzanti Saggi) (Maria Montessori)
- Educare alla libertà (Maria Montessori)
- Come liberare il potenziale del vostro bambino (utile per chi vuole applicare il metodo a casa)
- How to Raise an Amazing Child the Montessori Way (in inglese)
- Imparo a fare da solo. Il metodo Montessori per conoscere attraverso l’esperienza
Maria Montessori ha introdotto molti nuovi termini e concetti per descrivere come i bambini crescono e imparano. Qui trovate alcune definizioni dei termini più utilizzati oggi da chi si occupa di educazione Montessori.
Non è certo un glossario esaustivo e perfetto, ma è una serie di concetti base che possono essere utili ad altri genitori che, come me, cercano di capire e approfondire il metodo Montessori per applicarlo anche a casa.
Vi suggerisco anche di leggere tutti i post pubblicati su questo sito sul Metodo Montessori: https://www.babygreen.it/montessori/
Mente assorbente
Dalla nascita fino a circa 6 anni, il bambino sperimenta un periodo di intensa attività mentale che gli permette di “assorbire” e apprendere dall’ambiente che lo circonda senza sforzo, naturalmente e spontaneamente.
Casa dei Bambini
È il nome della prima scuola di Maria Montessori. In molte scuole Montessori, la Casa dei Bambini equivale alle scuola dell’infanzia, da circa 2 anni e mezzo/3 anni a 6 anni.
Dal concreto all’astratto
Il processo logico che permette al bambino la comprensione astratta di un concetto attraverso la sua forma concreta. Nelle scuole Montessori, per esempio, il concetto matematico del sistema decimale, viene rappresentato con le perle colorate, raggruppate in unità , decimi, centesimi e migliaia.
Controllo dell’errore
I materiali Montessori sono progettati in modo tale che il bambino riceve un feedback istantaneo mentre lavora. Questo gli permette di riconoscere, correggere e imparare da suoi errori senza assistenza degli adulti. Avere il controllo sulle proprie attività rafforza l’autostima e l’auto-motivazione, così come l’apprendimento del bambino.
Educazione cosmica
Il metodo Montessori punta a dare ai bambini di livello elementare di una “visione dell’universo” per aiutarli a capire come tutte le parti del cosmo sono interconnesse e interdipendenti. Nelle scuole Montessori, i bambini di 6 anni iniziano a studiare l’universo, le galassie, la nostra galassia, il nostro sistema solare, il pianeta Terra e tutto ciò che è venuto prima della loro nascita per rendere possibile la loro la vita.
Mentre acquisiscono conoscenza e consapevolezza rispetto agli eventi passati, diventano consapevoli delle proprie funzioni e responsabilità nella società globale di oggi e di domani.
Materiale Montessori
Nelle scuole Montessori vengono utilizzati moltissimi materiali didattici, molti dei quali appositamente inventati da Maria Montessori. Sono tutti concepiti per garantire autonomia, controllo dell’errore, sviluppo sensoriale, apprendimento manuale, concentrazione su un concetto per volta.
Ruolo dell’educatrice
Nell’educazione Montessori, il ruolo del docente è quello di dirigere o guidare i singoli bambini per attività intenzionale. Il bambino sviluppa le proprie conoscenze attraverso il lavoro di apprendimento con i materiali didattici che sceglie. L’insegnante assume quindi una figura di aiuto e facilitazione, di organizzatore e osservatore della vita psichica e culturale del bambino.
Lo spontaneo processo di autoapprendimento del bambino deve essere aiutato e rispettato: l’azione dell’insegnante perde il carattere di centralità, sia come soggetto di “docenza” che come soggetto di controllo. Non impone né dispone né impedisce ma propone, predispone, stimola e orienta.
Gentilezza e cortesia
L’approccio Montessori punta a sviluppare le abilità sociali che i bambini utilizzeranno per tutta la vita: ad esempio, dire “per favore” e “grazie”, interrompere le conversazioni educatamente, richiedere assistenza, invece di pretenderla; salutare calorosamente gli ospiti. Rispettare gli altri.
Normalizzazione
Un processo di sviluppo naturale o “normale” segnato da un amore per il lavoro o attività, la concentrazione, l’autodisciplina, e la gioia di realizzazione. Maria Montessori ha osservato che il processo di normalizzazione è caratteristica degli esseri umani a qualsiasi età.
All’interno dell’ambiente preparato dell’aula Montessori, i bambini sperimentano un evento normalizzante ogni volta che completano un ciclo di lavoro di base, che comprende 1) la scelta di una attività; 2) il completamento dell’attività e la restituzione dei materiali al posto giusto; e 3) la sperimentazione del senso di soddisfazione.
Fasi di sviluppo
Secondo Maria Montessori sono 4 le fasi di sviluppo: età 0-6 (il periodo della “mente assorbente”); 6-12 (il periodo di ragionamento e di astrazione); 12-18 (quando il ragazzo costruisce il “sé sociale”, i valori morali e diventa emotivamente indipendente); e 18 – 24 anni (quando i giovani adulti costruiscono una comprensione di sé e cercano di conoscere il loro posto nel mondo).
Vita pratica
Vita pratica è il termine Montessori che comprende: lavoro domestico per mantenere l’ambiente domestico e di classe; cura e igiene personale; gentilezza e cortesia. Le abilità di vita pratica sono di grande interesse per i bambini. Il loro scopo è quello di far acquistare indipendenza al singolo bambino dandogli il grande piacere di saper bastare da sé alle proprie necessità materiali.
Nelle aule Montessori imparano a prendersi cura di se stessi e del loro ambiente attraverso attività come il lavaggio delle mani, spolverare, curare le piante, apparecchiare e sparecchiare la tavola. Queste attività aiutano i bambini a lavorare in modo indipendente, sviluppare la concentrazione, e prepararsi per poi lavorare con la lettura e la matematica.
Ambiente preparato
L’insegnante prepara l’ambiente dell’aula Montessori con materiali accuratamente selezionati, esteticamente gradevoli e disposti in sequenza per soddisfare le esigenze di sviluppo dei bambini che utilizzano lo spazio.
Ambienti Montessori ben preparati prevedono mobili opportunamente dimensionati, un set completo di materiali Montessori, e spazio sufficiente per permettere ai bambini di lavorare in pace, soli o in piccoli o grandi gruppi.
Periodi sensitivi
Momenti/periodi durante i quali il bambino è più sensibile all’assorbimento di determinate esperienze, di specifici contenuti. Un insegnante Montessori prepara l’ambiente per soddisfare le esigenze di sviluppo di ogni periodo sensibile.
Attività sensoriali
Queste attività sviluppano e perfezionano i cinque sensi e gettano le basi per l’apprendimento di scrittura e matematica, attraverso l’uso di materiali sensoriali.
Lavoro
Attività intenzionale: Maria Montessori ha osservato che i bambini imparano attraverso attività intenzionali di loro scelta. Le scuole Montessori chiamano tutte le attività dei bambini “lavoro”.
fonti:
- American Montessori Society, Family resources
- Opera Nazionale Montessori
- Association Montessori Internationale
- MontessoriCentenary.org (anche foto)
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