Quando parliamo di viaggi con altri genitori tendiamo a dividere la nostra carriera di viaggiatori in due fasi:
- quella “prima dei figli“: si poteva partire per un weekend last minute in capitali europee, organizzare viaggi on the road, svegliarsi alle 4 per prendere un volo low cost in un aeroporto scomodo e lontano, mangiare cibi improbabili e piccanti in ristoranti locali, prenotare un hotel senza badare troppo ai dettagli (servizi, orari, ecc.). Fare le valigie era un piacere.
- quella “dopo i figli“: organizzare un viaggio diventa un’impresa, scegliere la destinazione richiede un intenso lavoro di selezione, il rischio “annullamento per influenza” è dietro l’angolo. Trovare un hotel a nostra misura diventa molto oneroso (primo consiglio per viaggiare con i bambini: prenotare un appartamento, sarà tutto più facile). Fare le valigie è un incubo.
Eppure viaggiare è bello, soprattutto con i bambini. Dobbiamo continuare a farlo, anche quando sono piccoli. Bisogna solo trovare il modo giusto e la destinazione giusta. Ma soprattutto bisogna cambiare ritmo: viaggiare con i bambini significa andare lenti e apprezzare poche belle cose.
Questo post partecipa al concorso “Vinci una vacanza in famiglia” #vacanzacompleta di HomeAway. Se siete “mamme blogger” e desiderate partecipare anche voi, qui trovate tutti i dettagli. La vincitrice riceverà un buono di €1.000 per prenotare una casa vacanza su HomeAway!
Viaggiare slow con i bambini
Condividere con i propri figli un approccio più slow, consapevole e responsabile al viaggio significa anche divertirsi di più, avere ricordi più autentici e condividere emozioni forti e vicine al luogo che si visita:
- leggiamo insieme prima di partire: procuriamoci una mappa e una guida dei luoghi che visiteremo. Per “studiare” la cultura del luogo possiamo affidarci ad un personaggio locale (Pippi Calzelunghe in Svezia, Pinocchio a Collodi, …) o un personaggio immaginario
- prenotiamo un appartamento, anziché un hotel: avremo spazio e tempo adatti alla famiglia. Avremo il piacere di vivere la destinazione più da vicino. Ci divertiremo a fare la spesa nel supermercato locale, scoprendo abitudini e prodotti locali (e non turistici). Avremo più spazio e più privacy e risparmieremo.
- non portiamo il cibo da casa: proviamo ad abituare il palato dei bambini alla varietà e apriamo la loro mente a nuove esperienze
- rinunciamo a priori a fare tutto e vedere tutto: ai bambini servono poche esperienze, vissute intensamente e con calma
- lasciamo tempo ai piccoli piaceri: un gelato gustato con calma davanti ad un bel panorama resta nei ricordi molto di più di mille attrazioni turistiche
- cerchiamo di essere disposti a cambiare programma: se capita di incontrare un bel parco, sediamoci su una panchina e lasciamo loro il tempo di giocare, magari con i bambini del posto, soprattutto se parlano un’altra lingua
- per cercare attività a misura di bambino non occorre chiudersi per 3 giorni a Disneyland: l’Europa è piena di musei meravigliosi, spesso con attività e servizi pensati anche per i bambini. Oppure privilegiamo una vacanza a stretto contatto con la natura (es. montagna d’estate): sarà un toccasana per tutta la famiglia!
- organizziamo giornate attive, ma non stressanti: cerchiamo di rispettare la routine abituale dei bambini, soprattutto i più piccoli (orario dei pasti e della nanna)
- utilizziamo, dove possibile, i mezzi pubblici: i bambini si divertiranno, impareranno a muoversi per il mondo e osserveranno tante persone interessanti
- fermiamoci spesso per fare una pausa, per guardare insieme la mappa e vedere dove eravamo, dove siamo, dove stiamo andando
- non dimentichiamoci la borraccia dell’acqua: non saremo mai “a secco” e non lasceremo bottiglie di plastica in giro per il mondo. I bambini impareranno a gestire le “scorte” e cercare una fontanella potrà diventare una missione per camminare ancora un po’
- controlliamo, insieme ai bambini, la provenienza dei souvenir (niente “made in China”, a meno che non siamo effettivamente in Cina!): impareranno ad apprezzare, valorizzare e sostenere l’economia e la cultura del luogo
- scattiamo tante foto, ma non troppe. Soprattutto scattiamole per noi stessi, non per Instagram
- dotiamo i bimbi della loro macchina fotografica e proponiamo loro di fotografare le cose belle e le cose brutte: impareranno ad apprezzare e tutelare il paesaggio;
- prepariamo con i bambini un diario di viaggio, con mappe, appunti, immagini, biglietti, scontrini: apprezzeranno il turismo fai-da-te
Yericet
WOW! Mi sono ritrovata in ogni punto che hai toccato! Siamo stati in vacanza poco fa e sembra che l’hai descritta con dettagli e mi ha toccato molto! Perché abbiamo fatto una vacanza meravigliosa e dire che siamo stati in altri posti… Ma questa ci è rimasta nel cuore a tutti! perché come dici tu sono le cose semplici a colpirci di più… Ho smesso di cercare il figo, le attrazioni che stressano i bambini ho smesso di comprare un sacco di giochi in giro anche perché loro non me li hanno mai chiesti evidentemente erano sereni dal modo in cui abbiamo imposto questa Vacanza molto adventure è semplice! Ho finito di voler a tutti costi l’hotel … Ci siamo trovati da Dio in un residence… Abbiamo finito di voler la località turistica solo italiana infatti i bimbi in una settimana dicevano parole in inglese e spagnolo felici sembrava che avessero conquistato la cima più alta! La spesa? altro che le giostre non vedevano l’ora? Cucinare in un altro posto? E mangiare su un altro tavolo? Il paradiso!
Raffaella-mamma (quasi) green
Che bello Yericet! Grazie per il tuo racconto!
Francesca
Hai pienamente ragione! In fondo ogni bambino secondo me nasce viaggiatore per la sua insita voglia di scoperta. Noi 5 anni fa abbiamo comprato una roulotte, la più piccola 4 posti esistente sul mercato, volevamo un mezzo leggero da portarci dietro ovunque e che fosse sempre pronto per andare…i nostri bimbi l’adorano e il campeggio li rende liberi di viaggiare a stretto contatto con la natura e di avere sempre “casa propria” a cui tornare a fine giornata. Siamo tornati ieri sera da un bellissimo giro tra lago di Garda e Valcamonica tra incisioni rupestri e laboratori di fusione dei metalli come nel neolitico che soprattutto per mio figlio più grande che fa la terza elementare è stato un sogno vedere dal vivo quello che sta studiando…e a fine giornata avevamo la nostra roulottina ad aspettarci sul lago per raccogliere sassi e conchigliette. Viaggiare con i bambini , secondo me, il più grande regalo che possiamo fargli, e farci! Scusa mi sono dilungata tantissimo! Un abbraccio
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Francesca, che bei ricordi avranno i tuoi bimbi di queste avventure!
valentina
Siamo tornati proprio ieri da un week end lungo a Torino a trovare amici, con 2 bimbi di 3 anni e mezzo e 10 mesi…stancante ma ripartirei anche domani! Infatti non vedo l’ora di partire per le ferie, andremo in Trentino. Condivido molto dei tuoi post, complimenti!
Raffaella-mamma (quasi) green
grazie!