Come è la casa dei sogni dei bambini? Se potessero scegliere una casa ideale, senza limiti di fantasia, come la immaginerebbero?
Me lo sono chiesta appena abbiamo iniziato la nostra salita sulla Tour Eiffel, qualche giorno fa. Carlotta (7 anni) ed io siamo state invitate da HomeAway a trascorrere un favoloso pomeriggio creativo nell’appartamento allestito al primo piano della Torre durante gli Europei di calcio.
Il tema di questo kids afternoon, cui hanno partecipato bambini di tutta Europa, è stato “la casa dei sogni”. Ogni bambino/a ha avuto la possibilità di scatenare la fantasia e rappresentare la sua casa dei idealeattraverso disegni, installazioni, costruzioni o secondo la sua preferenza.
Sono state ore di pura serenità, in un’atmosfera d’eccezione ma semplice e rilassante, durante le quali, osservando i lavori dei bambini, sono emersi chiaramente alcuni messaggi.
- La casa dei sogni dei bambini è unica: ogni bambino ha creato un progetto meravigliosamente personale
- non è stratosferica e non è lussuosa
- non rientra nel campo materialistico del puro consumismo
- ha un tetto e pochi altri elementi essenziali
- è allegra, talvolta bizzarra
- è semplice
- è spesso a contatto con la natura
- in alcuni casi è grande con chiari messaggi di compagnia e ospitalità, in altri casi è più introversa, più piccola e più intima
- in ogni caso è piena d’amore e di colore.
Mentro giravo tra i tavolini allestiti per il lavoro dei bimbi, mi sono resa conto di quanto noi adulti ci affanniamo per dare il massimo ai nostri figli, a volte anche troppo, mentre loro cercano e desiderano la pura semplicità dell’amore della famiglia. Non sognano la piscina privata o la casa iper-accessoriata, ma una casa normale, anche quando a forma di ananas o su un albero.
La normalità, concetto che il marketing ci ha insegnato a snobbare, sta diventando una rarità. Veniamo continuamente spinti a volere di più, sognare di più, desiderare di più, senza fermarci a vedere che ciò che ci rende felici è già qui, nella semplice normalità che i nostri figli apprezzano più di noi.
Sono scesa dalla Tour Eiffel con una voglia incredibile di casa, anche se eravamo a Parigi. Per fortuna proprio in questa occasione abbiamo avuto la possibilità di soggiornare in un appartamento HomeAway e questo ha reso il nostro soggiorno più vero e autentico, ovvero più normale e a contatto con la vita quotidiana. Ve ne parlerò presto e vi racconterò di come, da oggi, ci sembrerà di avere una normale casa dei sogni in tanti posti del mondo.
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