Sabato scorso abbiamo trascorso un bel sabato mattino al Museo dei Bambini (Muba) di Milano, per partecipare al laboratorio Kids by Safilo at School.
Si tratta di un nuovo progetto educativo a cura di Safilo dedicato alle scuole e centrato sul tema delle potenzialità della vista e la salvaguardia del benessere dell’occhio.
Nel corso dell’anno scolastico appena iniziato, il progetto farà tappa in molte scuole primarie per trasmettere il concetto dell’occhio inteso come strumento di percezione e comunicazione e come collegamento tra il mondo esterno e quello interiore.
I laboratori sono gestiti da Pleiadi, una realtà operante nella divulgazione scientifica con una rete nazionale, che fonda le proprie attività sul metodo scientifico e prevede al centro l’approccio esperienziale e interattivo.
Nel corso del laboratorio i bambini presenti hanno avuto modo di fare una serie di esperienze pratiche e scientifiche per avvicinarsi al mondo della vista sotto diversi aspetti, sempre in modo ludico ma non banale: abbiamo imparato tante cose, io per prima!
Per cominciare…
La prima tappa del laboratorio si è concentrata sulla “cura e manutenzione” degli occhi.
Poche regole e molto semplici: ricordarsi di lavare gli occhi tutte le mattine e di fare 1 minuto di ginnastica per risvegliarli: fare l’occhiolino alternato, guardare in alto e in basso, guardare lontano e vicino, a sinistra e a destra. Insomma muovere gli occhi!
Esperimenti
Comunicare senza parlare
Uno dei momenti più interessanti è stato una “prova” di comunicazione in cui i bambini hanno notato come si possa comunicare senza parole, solo con gli occhi: gioia, tristezza, rabbia, felicità, ansia, paura sono tutte emozioni che i nostri occhi sanno spiegare molto meglio di mille parole.
Abbiamo tutti ricevuto un foglio A4 di cartone, con una “finestra” da tenere davanti agli occhi, in modo che tutto il volto, tranne lo sguardo, fosse coperto. I bambini con il volto coperto trasmettevano emozioni di gioia, rabbia, paura, ecc e gli altri dovevano indovinare. È stato divertente e molto utile.
Tornate a casa, abbiamo ricreato la nostra “mascherina delle emozioni” e ci siamo scatenate in una gara per indovinare le emozioni reciproche!
Provate a farlo anche voi a casa con i bambini: non solo è molto divertente, ma è anche utile per scoprire e raccontarsi nuove emozioni.
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