È stupefacente vedere la gioia che provano i bambini nel fare. Lo aveva capito bene Maria Montessori, che ha basato moltissimi aspetti del suo lavoro proprio su questo e ha inserito le attività di vita pratica nella Case dei Bambini (scuole dell’infanzia).
Oggi più che mai le famiglie sono interessate al metodo Montessori, non solo come scelta scolastica (sempre di più nella scuola pubblica) ma anche come approccio educativo a casa.
Che poi non è neanche tanto corretto chiamarlo metodo! Si tratta di buon senso, educazione, rispetto e un po’ di organizzazione. Non dovrebbe essere visto come un metodo, ma come un normale e naturale rapporto genitori-figli e adulti-bambini.
Purtroppo abbiamo tutti ancora molta strada da fare per avvicinarci a quello che aveva colto Maria Montessori ma con l’impegno e tanto amore possiamo migliorare come genitori e come persone.
Oggi parliamo di vita pratica di stampo montessoriano e lo facciamo di nuovo attraverso Simone Davies, educatrice Montessori (certificata AMI) da oltre 10 anni, mamma di due studenti Montessori. Vive ad Amsterdam e organizza corsi e playgroups con genitori e bimbi alla Jacaranda Tree Montessori.
Nel suo fantastico blog The Montessori Notebook, troviamo una miniera di consigli e approfondimenti.
Tra i miei post preferiti di Simone vi segnalo “Mio figlio non ascolta”: 10 consigli Montessori per cambiare le cose (tradotto in italiano qui su BabyGreen) e una fantastica infografica che ci aiuta a identificare le attività di vita pratica da proporre ai bambini per fascia di età (orientative, perché ogni bambini ha i suoi tempi). Simone mi ha proposto di tradurre e pubblicare la sua infografica in italiano (qui la versione originale in inglese). Eccola!
Si tratta di un elenco di attività di vita pratica per bambini, organizzate per fascia di età. Qualcuno leggendo penserà che non è possibile. Ma se volete che vostro figlio possa contribuire alla vita di famiglia con gioia, ecco qualche consiglio prima di iniziare:
- mai forzare il bambino: queste attività posso anche essere fatte insieme, oppure possiamo aiutare quando necessario
- organizzarsi utensili e strumenti a misura di bambino
- prendersi il tempo necessario per presentare al bambino queste attività
- presentare queste attività con calma e semplicità, cercando di parlare poco mentre si mostra come fare una cosa
- rinunciare alla perfezione e accettare qualche goccia a terra o una pianta troppo bagnata
- aiutarlo a fare da solo, un passo alla volta
- se un’attività sembra troppo impegnativa, non insistere e riproporla dopo un paio di settimane (deve essere divertente!)
Naturalmente queste attività devono essere svolte sotto la supervisione di un adulto, che talvolta dovrà aiutare a finire (per esempio a lavare i denti!)
- Montessori: attività di vita pratica per età (versione PDF)
Tradotto da Age Appropriate Chores for Children, su concessione di Simone Davies, The Montessori Notebook (grazie!).
Cinzia
Ciao Raffaella, sempre molto interessanti i tuoi post. In merito al “metodo” Montessori in questo specifico post, hai ragione quando dici che si tratta di puro buon senso perché cerco sempre di coinvolgere i miei figli (4 e 2 anni) senza forzarli e loro rispondono più che volentieri alla collaborazione domestica. Spero di riuscire anche quando saranno più grandi e forse non per loro non sarà più un divertimento!
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Cinzia, sì quando crescono diventa più difficile e apparecchiare la tavola diventa “noioso”! Ma almeno intanto hanno imparato a fare un sacco di cose e sicuramente hanno competenze utili per la vita. Ciao!
FrancescaB
Ciao Raffaella, leggo sempre con piacere i tuoi post, ancor più quando si parla di Montessori!!!
La cosa che mi stupisce sempre è che quando si parla di lei e del suo “metodo” prendiamo spesso d’esempio genitori ed educatori stranieri. Io stessa, seguo alcuni blog sul tema tutti stranieri.
Le scuole montessoriane all’estero sono tantissime, mentre in Italia sono ancora poche e spesso si tratta di scuole private. Davvero un peccato ed una perdita, in un certo senso.
Per quanto riguarda il post di oggi, sono rimasta stupita di quante cose effettivamente possano fare i bambini se solo gli viene data la possibilità di “fare da soli”!
Quest’anno la scuola materna di mio figlio ha stilato un programma meraviglioso che punta su due aspetti: sostituire i giocattoli con materiale destrutturato (pietre, foglie, rami…) e “lo stare nel problema”. Stare nel problema e trovare una soluzione richiede un’autonomia incredibile. Fare da soli per risolvere (ovviamente con un sostegno da parte dell’adulto) è una cosa a cui i bambini di oggi non sono abituati. Maria Montessori ci insegna a non sostituirci a loro e credo che intendesse anche in questo senso. Non trovare la soluzione al problema al posto loro.
Da mamma mi rendo conto che un atteggiamento così “montessoriano” richieda molto impegno, ma sono certa che sia a noi che ai nostri figli darà molta soddisfazione.
Grazie Raffaella
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Francesca, in Italia purtroppo il lavoro di Maria Montessori è stato “evitato” per decenni, mentre all’estero ha continuato il suo corso naturale. Abbiamo delle ottime scuole e delle fantastiche educatrici, ma ancora troppo poche!
Mi piace molto la scuola materna di tuo figlio!!
Silvia
Ciao Raffaella! Sono una mamma italiana residente ad Amsterdam. Da quando la mia bimba, Alessandra, ha 7 mesi frequentiamo il Playgroup da Simone e giusto questa settimana ho iniziato il corso di cui parli. Simone è fantastica e dà consigli preziosi, mi fa molto piacere che se ne parli su babygreen, che seguo da un po’ con altrettanto piacere. Noi siamo ancora in alto mare a dire la verità ma mettermi tutto l’impegno e l’amore necessario per creare un ambiente a misura di bimbo a casa 🙂 A presto
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Silvia, ma che bello!!!! Mi piacerebbe molto conoscere Simone di persona, prima o poi verrò!
Auguri per la tua bimba: a 7 mesi inizia proprio una fase meravigliosa e il tuo percorso Montessori sarà senz’altro utile e ricco di spunti e riflessioni, che migliora tanto anche noi come persone. Un abbraccio!