Le regole fondamentali per affrontare il disordine sono tre. Semplici ma non scontate. Sicuramente impegnative. Provare a seguirle davvero significa dare una svolta positiva alla propria vita.
Stefania Casadei, blogger di Maghella di Casa, è una gradita ospite di BabyGreen: è sua una delle ricette di bellezza più apprezzate da voi.
Oggi Stefania ci parla di casa, di organizzazione e di piccoli passi. Ha appena pubblicato il nuovo e-book “Pulire Facile“, nato dalla sua esperienza diretta nella preparazione di prodotti di pulizia per la casa, ma anche dalla frustrazione di trovare, in Rete, troppe ricette che non funzionano. Stefania ha deciso di raccogliere in questo e-book tutto il frutto dei suoi tentativi e dei suoi errori. Il risultato è un e-book in cui si respira aria di vero, di concreto, di testato. Ve lo consiglio.
Hai sempre disordine in casa? Ti serve questo libro!
Il magico potere del riordino
La giapponese Marie Kondo ha messo a punto un metodo che garantisce l’ordine e l’organizzazione degli spazi domestici… e insieme la serenità perché nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall’attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, induce a fare meno acquisti inutili. Rimanere nel caos significa invece voler allontanare il momento dell’introspezione e della conoscenza.
Vivere in un ambiente caotico, in cui è persino difficile trovare le cose di cui abbiamo bisogno, ha un impatto negativo sulla nostra vita. Produce un inutile spreco di tempo ed energie ed è fonte di disagio e stress.
3 regole (fondamentali) per affrontare il disordine
Tutti sogniamo una casa ordinata e pulita. Immaginiamo uno spazio sereno e rilassante dove trascorrere ore piacevoli con la nostra famiglia. Nel mondo reale invece, la maggior parte di noi si ritrova a vivere in uno spazio ristretto, stracolmo di oggetti che, anno dopo anno, si accumulano generando disordine e confusione.
Eppure, ogni giorno, troviamo le scuse più varie per rimandare il riordino. Ci sentiamo prive della forza necessaria per iniziare o portare a termine qualsiasi attività.
I motivi che ci spingono a rimandare possono essere i più diversi, legati magari alla nostra educazione, al nostro modo di essere o semplicemente perché non conosciamo le strategie più efficaci.
Ecco quindi tre regole che per me sono state determinanti e che mi hanno aperto la strada verso la completa riorganizzazione di casa mia.
Eliminare ciò che non serve
Tutti i guru dell’organizzazione sono d’accordo: se si desidera avere una casa ariosa, piena di luce, rilassante, facile da pulire e da vivere è necessario eliminare gli oggetti che non ci servono (10 cose da eliminare senza rimpianti)
Ho sempre pensato che buttare le cose fosse uno spreco. Continuavo a conservarle anche se giacevano abbandonate da anni in fondo a qualche armadio. Con il tempo ho capito che quegli oggetti avrebbero potuto essere utili ad altre persone. Li ho donati, li ho venduti ai mercatini dell’usato oppure on-line, altri ancora sono riuscita a riciclarli dando loro nuova vita.
Per approfondire questo punto:
Fissare un limite agli oggetti da conservare
Non è necessario essere estremi. A tutti noi piace conservare oggetti legati al nostro passato e non dobbiamo sacrificare tutto sull’altare dell’ordine ad ogni costo. L’importante è fissare un limite.
Io ho raccolto i ricordi più cari legati alla vita dei miei figli in una scatola piuttosto capiente che conservo con cura e amore. Non sono pronta a separarmene e non vedo perché dovrei costringermi a farlo. Il limite è quella scatola. Nulla deve essere conservato al di fuori di quella. In questo modo seleziono solo i ricordi davvero più cari.
Su questo punto ho trovato i guru dell’organizzazione un po’ eccessivi. A loro avviso tutto quello che non utilizziamo da qualche tempo o che non suscita in noi un’emozione, dovrebbe essere allontanato da casa nostra. Seguendo questo principio in passato mi sono liberata di oggetti che poi ho rimpianto. Questo non ci autorizza a tenere tutto, ma a valutare ogni singolo oggetto con attenzione, a non eliminarlo con troppa leggerezza solo per fare spazio.
Stabilire un luogo preciso per ogni cosa: ogni oggetto ha il suo posto
Questa è quella che considero la regola delle regole. Perché, anche se eliminiamo il superfluo da casa, se non impariamo a tenere le cose al proprio posto, il disordine prenderà comunque il sopravvento.
Per quanto si possa diventare abili nel liberare lo spazio da oggetti inutili, sarà tutto tempo sprecato se non riusciamo a mantenerlo libero.
Dobbiamo anche diventare più consapevoli dei processi psicologici che ci spingono costantemente all’acquisto. Possiamo essere più attenti nel valutare la qualità dei prodotti, dando la preferenza a quelli che offrono maggiori garanzie di efficacia, efficienza e basso impatto ambientale. Meno cose ma di qualità (3 domande da farsi prima di comprare qualcosa).
Il risvolto più positivo di questo tipo di atteggiamento è che fermeremo le emorragie economiche generate da acquisti impulsivi e spese inutili.
A piccoli passi
Infine, io sono una grande sostenitrice di quella che nel mio libro ho definito la “Tecnica dei piccoli passi”. Il riordino eccezionale, da fare in una o più giornate intere consecutive, per me non ha mai funzionato. Quando si hanno bambini, casa, lavoro, hobby e animali domestici, affrontare tutte le stanze della casa in un unico momento può essere davvero opprimente.
Preferisco muovere piccoli passi che, stanza dopo stanza, portano ad acquisire una maggiore consapevolezza nei confronti degli oggetti. L’obiettivo è avere una casa funzionale alle nostre esigenze che possa semplificare la nostra vita. Leggi anche: Fare decluttering 10 minuti al giorno.
Pulire Facile è il nuovo e-book di Stefania: tecniche e strategie per una casa naturalmente ordinata.
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