Quando è nata mia figlia ho abbracciato la maternità con le migliori intenzioni: ho investito tutte le mie energie per darle tutto e di più.
Amore, opportunità, sicurezza, divertimento, intrattenimento, dialogo, crescita, educazione, cibo sano, tempo di qualità e altro ancora.
Ma anche sensi di colpa e inadeguatezza, perché sembra di non fare mai abbastanza.
In realtà non so da dove vengano i sensi di colpa delle mamme: nessuno mi hai mai detto apertamente “devi giocare sempre con tua figlia e proporle le cose più incredibili”.
Ma all’inizio la mia sensazione è stata questa, probabilmente influenzata dall’immagine di super-mamma che circola nell’aria e nella Rete (e su Pinterest in particolare!).
Poi piano piano ho imparato a sbarazzarmi di tanti pensieri, di tanti acquisti inutili e di troppi impegni.
Ho felicemente abbracciato un approccio più semplice.
Ho capito che la felicità della famiglia è nelle esperienze condivise ma che tutti, anche i più piccoli, hanno bisogno di momenti di solitudine, di silenzio, di calma, di riposo e di spazi vuoti.
Ogni famiglia ha la propria personalità e le proprie dinamiche, ma c’è una piccola ricetta che funziona per tutti: less is more. Meno è meglio.
Questo è quello che ho imparato durante la mia ricerca di una vita più semplice (leggi anche: 10 regole per semplificare la vita dei genitori)
Lasciamoli vivere
Passiamo troppo tempo a proteggere i nostri figli. Vorremmo sempre evitare loro dolori, delusioni, tensioni e problemi. Ma questi fanno parte della vita e i nostri figli meritano di vivere la vita pienamente.
Dobbiamo gestire le nostre paure, lasciare vivere i nostri figli senza minare la loro fiducia e autonomia con le nostre paure. Dobbiamo cercare di incentivare il loro senso di responsabilità e valorizzare la loro naturale curiosità per il mondo.
Lasciamo che possano vivere la vita al meglio. Senza ansia.
Lasciamoli giocare da soli
Qui su BabyGreen trovate molte idee per lavoretti da proporre ai bambini. Perché fare i lavoretti manuali insieme è bellissimo, rilassante e costruttivo.
Ma non dobbiamo intrattenere in continuazione i nostri figli (non dobbiamo neanche fare il contrario, abbandonandoli davanti ad uno schermo).
Lavorando in casa mi è capitato molte volte di dire a mia figlia di non poter giocare con lei. Dopo degli enormi sensi di colpa ho notato come in realtà questi momenti diventano un’opportunità per creare ed esplorare nuove idee da sola.
Quando mi dice: “Mi annoio” io le rispondo che è un’ottima notizia: perché la noia porta innovazione e creatività. Lei si scoccia un po’, ma poi in effetti si immerge in qualcosa di meraviglioso.
Lasciamoli creare
Vi ho già parlato dei miei 5 motivi per avere pochi giochi. Acquistiamo meno per i nostri figli e potranno concentrarsi su poche cose di qualità.
Uno spazio colmo di giochi inutili non lascia spazio alla creatività e al gioco libero. Uno spazio vuoto, pulito e ordinato è campo fertile per l’invenzione e l’immaginazione.
Lasciamoli riposare
Ogni anno a settembre vorremmo iscrivere i nostri figli a tutti i corsi extra scolastici, a laboratori linguistici e artistici. A questi si aggiungono feste di compleanno, impegni di famiglia e molti altri appuntamenti.
Dopo poche settimane siamo già stanchi e stressati. In realtà abbiamo solo bisogno di riposo e tempo vuoto. Sia noi, sia i bambini.
Il riposo deve diventare una priorità, non un lusso.
Io ho imparato a pianificare molto meno e ad accettare meno inviti (per il bene di tutti). Nell’ultimo anno mi sono data una nuova regola che ha funzionato molto bene: nel weekend almeno uno dei due giorni deve essere completamente libero di impegni.
Abbiamo anche ridotto il numero di pomeriggi dedicati allo sport (tra 3 a 2), compensando la necessità di muoversi con un’ora di camminata al giorno (30 minuti per andare e 30 per tornare da scuola).
Lasciamoli risolvere
Come genitori abbiamo la tendenza a risolvere tutte le problematiche e le sfide che i bambini incontrano. È più facile allacciare le scarpe ad un bambino che aspettare che lo faccia da solo.
Ma i bambini hanno bisogno di fare molta pratica per imparare a fare le cose e a risolvere i problemi. Noi dobbiamo dare loro la possibilità e il tempo di farlo, con calma e con serenità.
Dobbiamo fare meno e meglio. Non di più e soprattutto non troppo. Senza sensi di colpa. Saremo più felici e saranno più felici i nostri bambini.
Vi consiglio anche:
Francesca
Bellissimi spunti!
Semplici ma non banali!
Grazie!
Raffaella-mamma (quasi) green
Grazie a te!
Laura Dall'acqua
Questi suggerimenti arrivano (per me) al momento giusto!
Mamma di due bimbi (5 e 3 anni), sono spesso combattuta (che per una mamma significa “sentirsi in colpa”) tra il voler stare con loro, condividere, fare insieme, e le incombenze quotidiane.
La via del minimalismo aiuta, ma non sempre basta; come fare a trovare il giusto equilibrio?
Hai qualche lettura da consigliarmi?
Grazie!
Raffaella-mamma (quasi) green
Ciao Laura,
se leggi anche in inglese ti consiglio di seguire il blog Simple Families (fa anche coaching personalizzato). A me è piaciuto molto anche questo https://www.babygreen.it/2017/05/montessori-per-i-genitori/ – In ogni caso tanti spunti Montessori ti aiutano a favorire l’autonomia dei piccoli: https://www.babygreen.it/montessori/ – Ciao!
Laura Dall'Acqua
Grazie!
Approfondirò di sicuro!
Laura Dall'Acqua
Grazie!
Approfondirò di sicuro!
Buona giornata e buon fine settimana!
Laura
FrancescaB
Con questo post ti sento davvero vicina come mamma.
Ho di certo molto da imparare e tante cose in cui migliorarmi, ma mentre leggevo le tue parole, mi è sembrato che in alcuni passi mi leggessi dentro.
Anch’io lavoro da casa e spesso devo dire al mio bambino che non possiamo giocare assieme. Ogni volta un gran senso di colpa e la paura che presto non me lo chiederà più.
Anche lui, ogni tanto, mi dice mi dice che si sta annoiando (in realtà, non lo dice più da quando ci siamo trasferiti due mesi fa dalla città alla campagna!) ed io gli rispondo che deve sentirsi fortunato perché non capita quasi mai ai bambini di annoiarsi e che dalla noia nascono grandi idee…E in effetti è così! Tempo 5 minuti, lo trovo impegnato in un nuovo gioco inventato da lui.
Questa vita fatta di troppe cose (anche per noi grandi) è sempre al di sopra delle loro capacità emotive e cognitive.
Ci aspettiamo tanto da loro che spesso non riusciamo a vedere quello che sono ora!
Grazie ad un lungo lavoro su me stessa, ora riesco a restare più in ascolto e trascorro meno tempo con lui a spiegargli tutto della vita. Come se io sapessi realmente tutto…
Ieri pomeriggio gli ho proposto di andare a fare una passeggiata tra i prati dietro casa. Lui ha fatto un grande sorriso e mi ha risposto “Lo volevo tanto anch’io!”. Era felice come se lo avessi portato in un parco dei divertimenti. Abbiamo solo camminato per 45 minuti. Mi ha detto più volte di restare in silenzio (in effetti lo ero da quando ero partita di casa) perché voleva ascoltare gli animali…ma poi riprendeva a parlare e a parlare perché l’emozione era tanta e, quando è emozionato, non riesce a stare zitto.
Non era ovviamente la prima volta che passeggiavamo insieme…ma ieri è sembrata la prima anche per me! Ho capito che aveva bisogno di tempo, di stare con me senza che gli spiegassi e gli dicessi cosa fare, senza che guardassi l’orologio o che facessimo chissà quale gioco….bastavamo noi!
E’ un lavoro difficile quello di genitori, non stimai dove è troppo e dove è troppo poco.
Probabilmente la chiave per capire sono loro: osserviamoli, ascoltiamoli e rallentiamo!
Grazie Raffaella
Buona giornata
Francesca
Raffaella-mamma (quasi) green
Grazie a te Francesca, hai aggiunto un elemento che nel post non è emerso abbastanza: ASCOLTIAMO!
Grazie grazie
Anna
Un post semplice ma di vero spunto ed aiuto. Grazie mille Raffaella
Raffaella-mamma (quasi) green
Grazie a te!