I pannolini per bambini sono un tema di attenzione per ogni famiglia, un tema che per due o tre anni crea un forte impatto, sia nella vita quotidiana sia, anche e soprattutto, nell’ambiente, dove tutti i pannolini usa e getta (e gli assorbenti in genere) prima o poi finiscono nell’incredibile numero di oltre 10 milioni al giorno solo in Italia.
Oggi le famiglie hanno a disposizione diverse soluzioni per pannolini e assorbenti: gli usa e getta, i lavabili, quelli biodegradabili o ancora soluzioni “estreme” come l’elimination communication (EC) ovvero la possibilità crescere un neonato senza pannolini.
È un tema complesso con opinioni e posizioni diverse. Ogni approccio ha evidenti vantaggi e svantaggi, impatti e praticabilità. Tutto dipende dalle scelte di fondo e dalla quotidianità concreta di ogni famiglia.
La novità: riciclare i pannolini usa e getta
Da oggi però si apre una nuova importante prospettiva: la possibilità di immettere i pannolini classici in un percorso di riciclo al 100%.
Come già avviene per molti tipi di rifiuti finalmente si avvia anche per questa tipologia (e non solo i pannolini per bambini, ma per tutti i tipi di assorbenti per la persona) un percorso di economia circolare.
Come anticipato sulla pagina FB di BabyGreen (qui e qui) ieri eravamo a Ecomondo 2018 (Rimini), per gli Stati Generali della Green Economy dove FaterSMART ha presentato la prima tecnologia al mondo (tutta made in Italy) in grado di riciclare i pannolini (e in generale i prodotti assorbenti per la persona) e ricavarne materie prime “seconde”.
Questa è stata tra le idee più interessanti ed innovative della fiera e infatti FaterSMART è stata la prima classificata al Premio per lo sviluppo sostenibile nel settore rifiuti e risorse di Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Già negli ultimi 20 anni i produttori di pannolini hanno fatto grandi sforzi in questo senso: è stato ridotto del 45% il peso dei pannolini per bambini, del 68% il packaging e del 19% il peso nei pannoloni per incontinenza. Ma tutto finisce sempre e comunque nella raccolta indifferenziata, in discarica o in un inceneritore, alla velocità di 7 mila pannolini al minuto.
Ma oltre all’impegno per consumare meno risorse nella produzione dei pannolini, c’è ora la possibilità di dare loro una seconda vita, attraverso una nuova tecnologia, sviluppata appunto da FaterSmart, che consente di riciclare i prodotti assorbenti per la persona (PAP) usati di tutte le marche, ricavandone poi plastica, cellulosa e un polimero super assorbente, tutto sterilizzato e perfettamente riusabile.
In questo modo si “creano” delle cosiddette materie prime seconde, che potranno poi diventare qualcos’altro, dando concretezza all’idea di economia circolare.
Da ogni tonnellata di pannolini, tolti nella fase di sterilizzazione ben 700 Kg di acqua ed organico che tornano in circolo, si ottengono 150 kg di cellulosa, 75 kg di plastica e 75 kg di polimero super assorbente, materiali di qualità dai quali è possibile ad esempio ricavare arredi urbani, oggetti di uso comune come mollette, appendini, bidoncini portapannolini, cartoni per imballaggi industriali oppure nuovi prodotti assorbenti.
FaterSMART ha messo a punto una innovazione completamente “made in Italy”, che ha ricevuto anche il riconoscimento Eco-Innovation nel 2011 (RECALL – ECO/II/3044409) da parte della Commissione Europea.
I prossimi passi
Questa tecnologia, sperimentata e testata negli ultimi anni, è ora pienamente disponibile. Nel futuro prossimo andranno coinvolti tutti i Comuni e tutte le persone, mentre attendiamo che l’intera filiera (dalla raccolta fino alla lavorazione) possa entrare in funzione operativa e diffondersi.
FaterSMART coinvolgerà Comuni e consorzi di raccolta per attivare il sistema di riciclo dei prodotti assorbenti per la persona.
Noi come famiglie possiamo fare cultura e sensibilizzare il Comune in cui viviamo per far conoscere questa nuova tecnologia e fare attivare il servizio anche nel nostro territorio.
Il tema è complesso: differenziare e riciclare sono parte di una lunga catena: sulle modalità di raccolta sono in corso degli studi su casi pilota in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: tre studenti del Master in Gestione e Controllo dell’Ambiente hanno studiato due casi pilota (in Veneto e Toscana) analizzando moltissimi aspetti di tutto il processo di raccolta: dalle famiglie alla trasformazione in nuove materie.
Poi dall’uso della tecnologia ora disponibile si potranno avere importanti indicazioni su come ri-progettare e fabbricare i prodotti assorbenti per la persona, per un re-design che ottimizzi l’uso delle risorse sia nella produzione sia nelle fasi successive di recupero, trasporto e riciclo.
Questo è l’approccio dell’economia circolare, attivando e valorizzando la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti.
Quali vantaggi?
I vantaggi economici e ambientali a regime saranno molto significativi: si riuscirebbe a riciclare quasi il 4% dei rifiuti solidi urbani, evitare una quantità di emissioni di CO2 pari a quella generata ogni anno da 100.000 auto e a produrre ogni anno 270.000 tonnellate di materie prime riciclate di alta qualità.
Come per il vetro, la plastica, gli imballaggi, le pile… e altri rifiuti che oramai siamo educati e abituati a separare e riciclare nei modi opportuni, anche per i pannolini dovrà attivarsi un processo analogo, di raccolta locale, stoccaggio, sterilizzazione e poi separazione delle varie materie che potranno appunto tornare in circolo, dando loro una nuova chance in vari oggetti, anch’essi riciclabili.
Per saperne di più
- www.fatersmart.com
- pagina FB: www.facebook.com/fatersmart/
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